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Spalletti: "C'erano solo cose da aumentare..."

Mister Luciano Spalletti, in conferenza stampa:

Cosa ha visto di buono oggi?

"Diventa fondamentale in queste partite, visto l'ambiente e il campo in cui si gioca, così chiuso e sentito da parte del tifo. Lo Spezia si è difeso con ordine e ha deciso di darci campo, togliendoci spazi sulla trequarti. Questa partita va preparata la sera prima, quando giochi in questi ambienti, con la passione che c'è, e a quest'ora, se non sei pronto da prima non hai spazio per renderti conto delle situazioni. Questa è stata la maturità della squadra, arrivata con l'occhio a mezz'asta giusta, e non essere riusciti nel primo tempo a trovare la soluzione, pur avendo fatto la partita, è l'unica cosa che posso recriminare ai miei giocatori, con il possesso che andava fatto con più agilità, anticipando le situazioni difensive dello Spezia. Oltre questo non posso appuntare niente, vanno capite le difficoltà di queste situazioni. Nella ripresa ero convinto che la soluzione sarebbe stata trovata, c'erano solo cose da aumentare e l'abbiamo fatto. Li abbiamo costretti a far fatica per ricomporre l'ordine, e lì hanno sbagliato qualcosa e noi abbiamo preso vantaggio".

I cori?

"Cosa significa La Spezia per me è scritto nella mia storia. Calcistica e di vita. I tifosi con me possono comportarsi come vogliono, di loro penso sempre la stessa cosa e mi fa piacere trovarli da avversari in Serie A. Quando vincono sono contento, con tutti gli amici che ho, poi io d'estate sono sempre qui. Mi devono incontrare e dirmele queste cose, e si accettano con semplicità perché loro a me hanno voluto bene, ci sono i nati i miei figli qui, io gli voglio bene. Non ci sono problemi, possono dirmi quello che vogliono che il pensiero non cambia".

Osimhen?

"Non so più cosa dire su Osimhen. Oggi ha segnato saltando con lo squat-jump. Mi dicono che con me ha segnato più gol di testa, ma con quello di dopo ne segnerà ancora di più. Mica gli ho messo io le molle sotto ai piedi, è una cosa sua".

Si è vista la vostra pazienza, senza soffrire.

"Quando ti chiami Napoli e vesti questa maglia ci sono scontri diretti e partite da vincere assolutamente, che era questa partita. Poi non devi essere sorpreso dell'organizzazione degli avversari, non ci deve mai essere la sorpresa. Queste sono partite per noi troppo importanti, abbiamo un passato che ci dice che sappiamo trovare soluzioni, nonostante lo Spezia sia stato bravo e ci abbia creato problemi, giocando una buonissima partita. Non ci possono essere rimorsi per noi visto chi siamo e che siamo la prima della classe. Tutte ti creano problemi e tutte creano situazioni differenti, che ti portano a trovare soluzioni diverse".

A che punto è questo Napoli?

"Sono cose che abbiamo detto. Per noi diventa difficile questa disponibilità a diventare calciatori con qualità differenti su queste continue palle. Modificare il nostro atteggiamento penso sia stata la qualità migliore. Per quanto riguarda il pubblico, non mi riferisco allo Spezia, ai tifosi del Napoli, ai tifosi in generale: mi riferisco al modo di fare in generale. Bisogna smettere di fare cori contro, qualsiasi cosa dicano gli altri si deve inneggiare alla propria squadra, senza perdere tempo ad offendere le altre città. È un modo di fare sbagliato, lo stadio deve essere un momento di divertimento e aggregazione, dove insieme si lotta per portare a casa un risultato. E se non si riesce si continua a voler bene ai calciatori e a divertirsi in quelli che sono i valori di questo sport, e soprattutto che determina i bambini a casa".

Lo Spezia?

"Lorieri mi ha detto che Gotti sta bene e la cosa mi conforta. Gotti, lo conosco abbastanza bene, ha fatto vedere di saper fare calcio. Quando ti mancano dieci calciatori la qualità diminuisce, perché non tutti i calciatori sono uguali. Nonostante questo penso che l'avremmo portata a casa, ma ci è voluto l'episodio casuale per sbloccarla, perché fino a quel momento lo Spezia era ordinato e in un paio di ripartenze era stato minaccioso. Per il futuro dello Spezia la vivrei abbastanza tranquillamente, la qualità della squadra e del suo allenatore sono superiori ad altri contesti".

Si sogna?

"Al di là che io ogni tanto frequento e incontro persone in città, non li vedo così sognanti e convinti che sia già finita. Li vedo, giustamente, maturi da sapere che c'è molta strada da fare e ci sono ancora molte battaglia. Noi lo dobbiamo soprattutto a loro. A casa erano in migliaia a pregare che vincessimo. Dobbiamo essere onorati ed a loro dobbiamo il nostro impegno".

Fonte:YouTube

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