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Fatti di La Spezia? Bastano 10.000 euro per lavarsi la coscienza. Nessuno spende una parola per questo scandalo

 


Umberto Chiariello: "Dei fatti di La Spezia non interessa a nessuno, bastano 10.000 euro per lavarsi la coscienza".


A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: "Il giudice sportivo ha tirato fuori la solita bella 10.000 euro. Si può dire la qualunque, ormai, negli stadi ma si sa già che la sanzione è quella: è giustizia questa? Si è data la patenta a tifosi beceri, violenti, razzisti, di poter fare quello che vogliono. Una città come La Spezia, nella civilissima Liguria, che non è il luogo più meridionale del mondo, può mai avere comportamenti di tal genere verso una città che non se ne frega proprio? Non c’è neppure la rivalità come giustificazione, è proprio desiderio di offendere. Come si ferma tutto ciò? 10.000 euro. Non siamo al ridicolo, siamo oltre, è l’ennesima occasione perduta per dire di voler pulire questo calcio, che sia a misura di famiglia, che sia fruibile. È possibile che i Club Napoli di La Spezia non sono andati a vedere la partita per evitare problemi? È questo il mondo barbaro che consegniamo ai nostri figli, ai quali insegniamo cori razzisti? Trovo tutto veramente assurdo e chi è in poltrona non interviene, ma lo stesso Abodi interviene quando escono gli audio di 4 anni fa di un PM che scherza sulla Juventus in maniera pesante, sbagliata. Quell’uomo colto di Salvini, sulla Juventus interviene, e su quest’oscentià di La Spezia non interviene nessuno? Ci verrebbe voglia di andarcene da questo Paese, seguire Nazioni più civili, ma qua dobbiamo combattere quest’andazzo. Cosa bisogna fare? Ordire una grande campagna e fare pressione, tutti i giorni, senza stancarsi mai, affinché quest’andazzo finisca. Già vedo la macchina del fango azionata a tutta forza, per far sì che la Juventus sia difesa dai processi e non nei processi. Su La Spezia, silenzio assoluto, non interessa a nessuno, tanto per lavarsi la coscienza bastano 10.000 euro".


Rosario Pastore: "Santoriello ha commesso un'ingenuità. La Spezia? Nessuno spende una parola per questo scandalo".


A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Rosario Pastore, giornalista ex  Gazzetta dello Sport: "I tifosi spezzini beceri sapevano già che se la sarebbero cavata con 10.000 euro. Lo schifo totale. Nessuno spende una parola per questo scandalo che si verifica settimanalmente negli stadi di tutta Italia. Noi siamo sempre quelli che vediamo complotti dappertutto, gli altri sono innocenti, guarda un po’. Santoriello? Ha commesso un’ingenuità, ma il PM in un’indagine del genere è quello che rappresenta lo Stato, chi esegue le indagini è il giudice. Se fosse stato un giudice a fare quelle dichiarazioni, allora sarebbe stato tutto da rifare. Ho sentito dire De Laurentiis che Osimhen e Kvara non sono sul mercato. Se manterrà quanto ha detto, andrò a piedi – non a Pompei perché non ce la faccio alla mia età – ma per il mio parco (ride, ndr)".


Antonello Perillo: "Un peccato che l'inchiesta sia emersa quest'anno che il Napoli sta stracciando tutti sul campo".


A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Antonello Perillo, vice direttore TGR Rai Nazionale: "Dichiarazioni Santoriello? Le cose vanno contestualizzate. Lui si stava quasi giustificando per avvalorare la sua tesi di archiviazione. I social hanno fatto rimbalzare quel video, ma non è stato postato da lui. Mi sembra evidente che bisogna stare attenti ad ogni cosa, ma è pur vero che non è lui l’ordine giudicante. Sicuramente io mi sentirei turbato da quelle dichiarazioni, senza togliere nulla all’onestà intellettuale di quella persona. Mi dispiace molto di tutto quanto sta accendo, in generale. È un peccato che quest’inchiesta sia emersa quando il Napoli sta stracciando il campionato sul campo. Fatti di La Spezia? Assurdo. Il calcio italiano è ancora fermo a qualche decina di anni fa. Non si risolve con 10.000 euro di ammenda il problema di razzismo negli stadi. A settembre sono stata a Verona con mia moglie per vedere uno spettacolo meraviglioso, abbiamo trascorso 3 giorni e ci mancavo dai tempi di Maradona, ho scoperto una città tra le più belle d’Italia, ma evidentemente abbiamo ‘napoletani’ scritto in faccia e vi posso assicurare che non c’è stato nessuno che ha avuto atteggiamenti razzisti, al contrario. Poi, allo stadio, magari c’è una frangia che rovina l’idea che uno può avere dei rapporti tra due città. De Laurentiis? Si può aprire un ciclo, soprattutto se resta Spalletti. Lobotka, Mario Rui, Osimhen sono cresciuti radicalmente".


Sandro Ruotolo: "In Italia bisogna investire sui vivai: il centravanti della Nazionale italiana fa panchina a Osimhen".


A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Sandro Ruotolo, giornalista ed ex Senatore "Il calcio italiano è dentro una situazione europea di grande trasformazione. Ci troveremo di fronte a grandi cambiamenti dove cifre e numeri non potranno più essere quelli di acquisti, vendite dei calciatori. In Italia, rispetto agli altri Paesi, c’è un libello diverso. È il momento per le società di investire sui vivai: il Napoli è una grande squadra, una grande società in attivo – De Laurentiis straordinario – ma abbiamo bisogno di crescere le risorse italiane. Abbiamo il centravanti della Nazionale che gioca nel Napoli per sostituire Osimhen. Da questo punto di vista, il Napoli deve sfruttare un investimento. Santoriello? È un PM, hai voglia a gridare al complotto, ma saranno i giudici a valutare le carte portate alla Procura. Lui fa parte di un pool, non è l’unico, ma non ha commesso reati, sgombriamo il campo da ogni dubbio. Anche il PM ha diritto a sognare, ad essere tifoso, ma quando io lavoravo per il servizio pubblico, ho preferito non rifare più la tessera per rispettare il servizio pubblico. Dobbiamo considerare la Magistratura come un servizio al nostro Paese. Cori razzisti? C’è una componente del tifo napoletano che non se ne importa, che ironizza i cori, per me non può essere così. Io ho due punti di riferimento positivi: Lotito e De Laurentiis che con gli ultras non vogliono avere a che fare. Una cosa sono i club, ma sugli ultras non transigo: chi commette un atto di violenza non è tifoso, ma delinquente; chi fa del razzismo è delinquente, non è un’opinione quella. Napoli? Basta poco e siamo felici, perciò mi arrabbio ancor di più quando ci sono atti di violenza".


Eugenio Albarella: "Mi meraviglia che il Napoli sia riuscito a riprendere i suoi standard post Mondiale. Attenzione a non sottovalutare l'Eintracht".


A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Eugenio Albarella, preparatore atletico: "Non dobbiamo cadere nell’errore di poter pensare che viene programmato tutto nel particolare nel momento in cui vogliamo far sì che possa concedere il massimo della nostra espressione fisica, ma io sottolineo spesso che non è solo l’aspetto fisico il punto chiave, ma il frutto di più componenti. Il Napoli, per chi ha un occhio clinico come il mio, mi meraviglia sia riuscito da subito a riprendere i suoi standard, perché gestito brillantemente da un allenatore ed uno staff che hanno una strategia di allenamento ben definita, quindi riescono a far sì che non venga sovraccaricata la squadra perché, con gli impegni attuali, non sarebbe possibile. Quando una realtà come il Napoli vive nei numeri e nelle prestazioni quanto sta facendo, lo spirito di voler meravigliare ti porta ad andare ben oltre: sotto quest’aspetto non sarei molto preoccupato. Anche perché c’è un allenatore esperto e di lungo corso che sa come tenere la briglia sempre tesa. Champions? Non bisogna cadere nell’errore di pensare che si è presa una squadra morbida. Ho conoscenze dirette nell’Eintracht ed è una squadra molto ostica, guai se l’ambiente e la squadra si approccia a confrontarsi prendendo la situazione sottogamba. Se quelli tornati dal Mondiale hanno un ritardo? Theo Hernandez sembra un lontano parente di quello che abbiamo visto ai Mondiali. Lozano è quello che, nel Napoli, sta pagando di più perché aveva più alte aspettative. Il minutaggio è allenante? Lo è e diventa determinante in alcune fasi della stagione. All’inizio della stagione è importante dare continuità così che permetta di avere il cosiddetto ‘ritmo gara’ nel più breve tempo possibile. Ci sono momenti della stagione che vanno a gestire il minutaggio, ma dipende molto dal motore di ognuno di noi".

 

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