NEWS

TERZO TEMPO NAPOLI

10[napoli][btop]

CALCIO

[calcio][stack]

COPPE

3[coppe][btop]

ALTRI SPORT

3[Sport][stack]

AMARCORD

5[amarcord][btop]

CULTURA & SPETTACOLO

3[cultura][stack]

TERZO TEMPO WEB TV

EDITORIALE

SPECIALE TERZO TEMPO TV

Eintracht Francoforte–Napoli: era già tutto previsto...



(A cura di Piero Capobianco).

Eintracht Francoforte – Napoli, era già tutto previsto, come cantava Riccardo Cocciante qualche lustro fa. Il Napoli domina, dà spettacolo, non rischia praticamente niente e come logica conseguenza vince. Addirittura lo 0-2 finale sta stretto agli azzurri visti il rigore sbagliato da Kvara e le numerose occasioni da rete sprecate. In ogni caso non ci lamentiamo, il risultato è ottimo e pensare ad un ribaltamento nella gara di ritorno sarebbe come scrivere un romanzo di fantascienza degno di Philip K. Dick, ma il maestro della distopia è scomparso da anni e non credo che la compagine renana sia in grado di raccoglierne l'eredità.

Era già tutto previsto, purtroppo anche l'accoglienza degli ultras del Francoforte, gemellati con quelli dell'Atalanta. Accoglienza che ha dimostrato tutta l'ignoranza e la mancanza di cultura di una tifoseria (non si capisce perché) molto apprezzata in tutta Europa.

Parlo di cultura. Perché Francoforte è una città che ha dato i natali a molte personalità di rilievo della storia europea, in particolare del novecento.

Anna Frank, tristemente famosa per il suo celebre diario, nel quale racconta la straziante vita di una ragazzina ebrea ai tempi del nazismo. Diario che non vide mai una fine, visto che la breve vita della sua autrice fu spezzata nel 1945 nel campo di sterminio di Bergen-Belsen. Chi più e meglio di una giovanissima vittima della Shoah dovrebbe essere il monumento perenne per l'umanità intera, ma in particolare per i suoi concittadini, contro ogni forma di discriminazione?

A Francoforte nasce, prendendone il nome, anche la famosa scuola sociologico- filosofica ad orientamento neo-marxista, che, tra i suoi esponenti più autorevoli, annovera personalità del calibro di Theodor Adorno, Herbert Marcuse, Erich Fromm, Walter Benjamin, solo per fare qualche nome. La Scuola di Francoforte è stata ed è tutt'oggi un punto di riferimento imprescindibile del pensiero libero ed egualitario. Evidentemente non ha molti seguaci, proprio nella città dove è nata e si è sviluppata negli anni.

A Francoforte nacque anche un certo Johann Wolfgang von Goethe, si proprio quello de I dolori del giovane Werther, Le affinità elettive, Faust. Proprio colui che ebbe influenza su filosofi del calibro di Hegel, Schelling e, successivamente, Nietzsche. Questa eminenza della cultura tedesca, inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale, derivante dal suo amore e dalla sua profonda conoscenza di molte culture a lui straniere), come molti sapranno, ebbe modo di viaggiare anche in Italia. Nei diari che ha scritto durante la sua visita nel nostro paese, possiamo evincere in più di una pagina quanto sia stato folgorato da Napoli. Dai suoi difetti come dalle sue tante virtù ed infinite bellezze. E dal modo di vivere dei suoi abitanti. Rischierei di dilungarmi troppo se volessi citare tutti i passaggi che parlano meravigliosamente della nostra città. Quindi ne cito soltanto uno, a mio avviso molto poetico e significativo:

“Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto...La riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate...Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere il senno”.

Per la gara di ritorno, mi piacerebbe se accogliessimo con queste parole gli ultras del Francoforte.

Piero Capobianco

Nessun commento: