Domenico Sepe autore della statua di Diego scrive una lettera a Napoli
Partenope mia,
ti ho fatto un dono e me l'hai restituito, umiliando il mio amore per te. Ora, in questo tempo, non riesco più a vedere l’azzurro del tuo mare e del tuo cielo.
Pure il sole più bello del mondo si è oscurato ai miei occhi.
Partenope mia, in questo momento, come non mai, ho bisogno di un tuo segnale. Seppure tu mi abbia ferito profondamente nell'anima, grazie al tuo canto riesco a percepire il tuo amore immenso ma spesso distratto per noi figli tuoi, e lo ricambio. Ti amo anch'io, nonostante lo sgarbo. Sono orgogliosamente un figlio tuo, e come tutti gli altri tuoi discendenti fieri, ti amerò sempre.
Ora, però, non mi abbandonare; non lasciarmi da solo come chi, senza empatia, si volta e non si cura del dolore che provoca a chi lo ama.
Prova a sentirmi, prova a guardarmi, e mostrami la tua luce. Rinnovova la mia speranza in te. Non lasciare che mi allontani. Non lasciarmi andare via. Sorridimi, ed io ti onorerò.
Domenico Sepe
Vesuvio Nero
Foto di @pietro.perrino
#napoli #domenicosepeartist #maradona
Nessun commento: