Il calcio è di chi lo ama.
Ieri sera ho avuto occasione di assistere al match tra Sampdoria e Napoli al Ferraris nel settore ospiti.
Straordinaria ed emozionante l'atmosfera che si è respirata negli attimi immediatamente precedenti la gara.
Prima il saluto a Gianluca Vialli con la curva doriana, piena, come tutto lo stadio del resto, e che ha dato vita ad una coreografia commovente intonando inni allo storico numero 9 che mi hanno riportato al calcio dei campioni di un tempo che non esiste più; poi i due minuti di silenzio dedicati allo stesso bomber cremonese ed a Sinisa Mihailovic.
Quindi la bella partita che ha visto il Napoli vittorioso e che ha ristabilito, di conseguenza, le vecchie distanze in classifica.
Il tutto sotto gli occhi di tifosi che hanno applaudito a lungo i calciatori scomparsi e che hanno tifato, poi, intonando cori a sostegno degli azzurri, e, perchè no, anche
sfottò verso i doriani.
Si parla appunto di tifosi, che hanno tifato: a questi, e non ad altri, che strumentalizzano uno sport e una passione calcistica per fare altro, appartiene il calcio.
Cerchiamo quindi di tenere lontana la cronaca sportiva dalla cronaca nera: davvero il calcio è di chi lo ama.
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