Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani allo Stadio Maradona contro il Napoli, ecco le sue dichiarazioni:
“Zaniolo? Sembra che abbia ragione io. Purtroppo, quello che ho detto dopo lo Spezia sembra che stia diventando realtà. Perché purtroppo? Perché è un mese che il calciatore dice di voler andare via. Dopo lo Spezia ho dato il lunedì libero, mentre martedì un allenamento facoltativo. Tutti i calciatori che non hanno giocato a La Spezia si sono allenati, tanti giocatori in campo sono venuti comunque. Questi sono i giocatori che vogliono gli allenatori. Anche chi non gioca deve pensare che la squadra potrebbe aver bisogno di lui. Voglio questo tipo di calciatori. Se un calciatore dice sempre a tutti che non vuole vestire la maglia della Roma, io devo dire purtroppo. La situazione ideale è che il calciatore sia felice. Io ho detto che mi aspettavo che restasse, ma ad oggi aggiungo purtroppo. Oggi dico nuovamente che Zaniolo non sarà a disposizione, che ci concentriamo sulla partita e che il mio focus è sui giocatori che ci saranno. Non è il caso di Zaniolo. Che Napoli mi aspetto? Il Napoli visto dalla prima partita. Spero di non essere mal interpretato però complimenti al Napoli per lo scudetto, lo ha vinto, è loro meritatamente! Mi aspetto quello che loro sanno dal primo giorno, è la squadra più forte, ha un buon allenatore, ottimi gliocatori, stanno facendo un fantastico lavoro, sono arrivati alla distanza di 12 punti dal secondo, sono tanti punti per una squadra come loro, per la poca consistenza dell’Inter, del Milan, non si sente neanche che ci sia un avversario che possa fare 7-8 vittorie di fila, è loro lo scudetto”.
“Andiamo là a cercare di vincere la partita, complimenti ai napoletani, ai giocatori, a Luciano, hanno vinto lo scudetto e molto meritatamente. Il mio futuro a Roma a cosa è legato? Capisco la domanda, ma me la deve fare la società. Io da giovane ero capace di discutere con la stampa per cose interne, la maturità aiuta a essere equilibrato, a essere non più etico ma più uomo di società, meno egoista o egocentrico, è una domanda che mi deve fare la società quando pensa di dovermela fare. Se la Roma si è indebolita? Ringrazio tanta gente che mi ha fatto gli auguri, non parlo della mia famiglia e dei miei amici più stretti, ma di tanta gente che non conosco che mi hanno fatto arrivare anche dei regali, voglio ringraziare tutti, non me l’aspettavo. Quanti giocatori ha il Napoli del livello di Dybala? Nessuno. Ci sono tanti bravi, tanti grandi giocatori, anche un giocatore sul quale posso raccontare una piccola storia: lo volevo al Tottenham, costava 10 milioni, il Tottenham ha offerto 5, si poteva fare 7-8 ma il Tottenham in quel momento non poteva spendere soldi, il ragazzo voleva tanto venire, ci ho parlato su Facetime, si tratta di Kim. Come Paulo non c’è nessuno. Non voglio niente, non ho mai voluto niente, voglio vivere giorno dopo giorno, quando la società penserà che sia ora di parlare con me sul futuro, io sono qui, vado a casa pochissimo, sono sempre qui. Penso alla Roma e solo alla Roma, non penso al mio futuro”.