Venerdì sera, alle 20:45, al Diego Armando Maradona di Napoli si misureranno il miglior attacco della serie A con 39 gol messi a segno in 17 gare (quasi 2,5 a partita in media) con il capocannoniere del torneo Victor Osimhen a quota 10, e la miglior difesa, quella Juventina con soli 7 gol subiti in altrettante gare (appena 0,4 a match).

La statistica che più è strana è quella degli expected goal subiti anche detta XGs.

Tale statistica è in grado di restituire il numero di gol che una squadra dovrebbe aver subito studiando la pericolosità delle squadre avversarie con cui arrivano al tiro.

L’expected goal è in grado di determinare se, in un’azione conclusa dagli avversari, la probabilità che la stessa si trasformi in gol sia più o meno bassa. Facciamo un esempio semplice: se un attaccante avversario tira da un metro dalla porta senza portiere ne difensore, avrà il 99% delle possibilità di segnare e l’1% delle possibilità di sbagliare.

Ebbene, andando a frugare tra questi numeri si scopre che la Juventus che ha il merito di aver incassato solo 7 reti in 17 gare, in realtà ne avrebbe dovuti incassare 17,9 arrotondate a 18. Dove sono finite le 11 reti che mancano?

La risposta è semplice: mancano 11 reti incassate dalla Juventus per demerito degli attaccanti avversari che avrebbero potuto segnare, ma per un motivo o un altro, hanno sbagliato.

Se ne deduce che la Juventus non è la difesa meno perforabile, ma solo quella meno perforata. Potrebbe essere anche quella che riesce a mettere più pressione agli avversari in modo di indurli all’errore, fatto sta che le occasioni le concede.

Tra pochi giorni vedremo se il miglior attacco del campionato riuscirà a sfruttare queste occasioni concesse e riallineare le statistiche alla realtà.

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