Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a L’Interista. Queste le sue parole:

 

Emanuele, questa sfida è già decisiva, se non altro per l’Inter?
“È un big match, una partita di cartello: da un lato il Napoli vuole riconfermarsi dopo il grande inizio che ha fatto, dall’altro l’Inter vuole provare a non perdere il treno per lo Scudetto e giocherà in casa. -afferma Calaiò – L’incognita sarà quella di capire come saranno le due squadre visto che questa partita arriva dopo un lungo
stop”.

 

Quali aspetti saranno decisivi mercoledì per le due squadre?

“Dopo uno stop così lungo sicuramente va capito come stanno i giocatori delle due squadre sia atleticamente che mentalmente. Il Napoli poi ha avuto solo cinque giocatori al Mondiale, che sono rientrati presto. -prosegue Calaiò – L’Inter ha giocatori rientrati dopo, come Lautaro che è arrivato all’ultimo. Le motivazioni poi faranno la
differenza”.

 

Chi è messo meglio da questo punto di vista oggi?

“Da questo punto di vista ed anche da quello fisico vedo leggermente meglio il Napoli, ma rispetto a tutte le altre. Riparte con ben otto punti sulla seconda e quindi le motivazioni saranno a mille. -aggiunge Calaiò – Un aspetto fondamentale, questo. Poi gioca il miglior calcio d’Europa, a parer mio”.

 

Al di là di questa sfida, il Napoli manterrà il passo che ha avuto fino ad ora?

“Penso di sì. Quest’anno ha la consapevolezza di essere una squadra forte: rispetto ad altre stagioni ha valide alternative in tutti i ruoli. Chiunque giochi fa bene, suda la maglia, segna. C’è un’aria serena, tutti remano dalla stessa parte. -sottolinea Calaiò – Ed ora, con così tanti punti di vantaggio, sarebbe da stupidi lasciare qualcosa
per strada e non credo che lo faranno. Posto che a San Siro sarà difficile giocare per loro”.

 

L’Inter a cosa punta?

“L’obiettivo minimo è quello del quarto posto. Poi l’Inter ha l’obiettivo di vincere con il Napoli per ridurre la distanza: per la rosa, l’allenatore ed i tifosi che ha questa squadra deve essere fra le protagonista, provandoci fino alla fine. -ribadisce Calaiò – E per farlo deve vincere gli scontri diretti che ha, a partire da questo”.

 

Da ex attaccante, pensi che Lukaku dopo l’eliminazione al Mondiale sia da recuperare?

“Ho visto che dopo l’eliminazione era molto nervoso, piangeva e tirava pugni alla panchina. Voleva fare meglio e non si aspettava di uscire così. Ci tiene molto all’Inter ed avrà voglia di rifarsi subito. -ritiene Calaiò –  Da ex attaccante penso che sì, abbia bisogno solo del gol per riprendersi subito, come tutti gli attaccanti. Deve rimettersi al meglio fisicamente, avendo lui un fisico possente ci mette più degli altri”.

 

Dzeko, intanto, è andato a segno ancora nell’amichevole contro il Sassuolo: lui può essere l’arma in più, ora che tutti aspettano Lukaku e Lautaro?

“Non ha fatto il Mondiale, è rimasto lì ad allenarsi ed a concentrarsi. Si è preparato bene. -sostiene Calaiò – Non ha più 20 anni, ma è sempre forte, ha esperienza, il Napoli dovrà fare attenzione. Nonostante l’altezza ha i piedi vellutati: se dovesse giocare in coppia con Romelu, sarebbe una bella gatta da pelare per la difesa azzurra. Credo che Inzaghi, giustamente, ci punti molto. Vedendo la rosa dei top club europei, un attacco con Lukaku, Dzeko, Lautaro e Correa non ce l’ha nessuno”

 

Conclude Calaiò

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