Umberto Chiariello: “Napoli chiamato ad isolarsi: nervi saldi e attenzione massima”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo
editoriale:
“Riparte finalmente il campionato. Siamo all’antivigilia. Tutti si stanno esibendo, mostrando i
muscoli, individuando punti di forza, di debolezza, tutte parole al vento. Sul
Napoli c’è un unico grande dubbio: riprenderà la magia con cui ha lasciato
prima della sosta del campionato? Secondo Spalletti è arrivata a puntino, lui
che in Russia ha già goduto di questa lunga sosta invernale e gli è servita per
vincere i titoli che, in Italia, non ha ancora mai vinto. Non contano
amichevoli, ciò che è accaduto in questo dicembre, né per il Napoli, né per le
altre. Il Napoli non ha problematiche da risolvere. Il Milan, in questo
momento, è nella peste più totale. Al di là delle sconfitte in amichevole,
perde pezzi, si è fatta male anche una riserva e deve assolutamente ricorrere
ai finalisti del mondiale, stanchi e afflitti. Recupera Saelemaekers, De
Ketelaere non si hanno tracce, hanno comprato un portiere del Paraguay, ma il
Milan è una squadra che ha problemi e Pioli lo ammette. La Juventus ha diverse
incognite: Pofba e Cuadrado, Di Maria avrà voglia finalmente di giocare a
calcio? Che fine fa Rabiot? Oggi, nessuno è in grado di capire che Juventus sarà.
L’Inter deve completamente ricostruire Lukaku, deve recuperare Lautaro Martinez
che ha vinto il Mondiale, ma per niente da protagonista. E la situazione
societaria? Pensiamo alla Roma che butta in campo Dybala subito, perché hanno
problemi, la proprietà ha già speso troppo. La Lazio non ha uno spicciolo, Luis
Alberto è un problema e Immobile è solo. La stampa del nord, non fa altro che
mettere in risalto la partita del 4 gennaio. Il Napoli deve isolarsi da ogni
media e dalla sua città, deve solo pensare a giocare, una sconfitta non sarebbe
niente. Nervi saldi, attenzione massima e 23 partite da godersi per un 2023
meraviglioso”.
Angelo Forgione: “Abbiamo 8 punti di vantaggio, bisogna giocare col coltello tra i denti. Juventus? Una nota stonata per il calcio italiano”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Angelo Forgione, scrittore e blogger:
“Questa partita contro l’Inter significherà vedere come il Napoli si presenta ai nastri di ripartenza
di questo campionato. Abbiamo avuto questo dubbio per un mese intero, sia sul
Napoli che sulle altre squadre. Abbiamo 8 punti di vantaggio, rimescolare le
carte è sempre un po’ difficile per capire chi potrà proseguire in questa
corsa. Lo scudetto non è mai arrivato, l’abbiamo sfiorato, accarezzato, adesso
dobbiamo essere convinti come lo è la squadra, l’allenatore, adesso ci sono 2/3
da giocare col coltello tra i denti. Questo Napoli non può che imparare dagli
errori dell’anno scorso, lo scarico mentale era dovuto al fatto che non c’era
l’obiettivo scudetto, ma rientrare in Champions. Il progetto di quest’anno si
sarebbe dovuto anticipare l’anno scorso, ma non sono arrivate offerte congrue
per coloro che, poi, sono andati via. L’obiettivo è stato ben fissato dalla
società rinnovando tutto e non si pensava di poter avere questo ampio margine
di vantaggio, ma la società sapeva benissimo che questa squadra avrebbe fatto
bene. Ricordo bene quando De Laurentiis ha risposto ad Umberto Chiariello in
merito allo scudetto, ma ha chiesto di essere tutti uniti. Juventus? Purtroppo,
è una nota stonata che, come già dissi, non è venuta fuori per caso durante la
sosta del campionato. È una situazione di difficile gestione per tutto il
calcio italiano. Vedremo cos’accadrà. Razzismo per Pelé? Quello è lo specchio
dei tempi, ci fa capire 60 anni fa cos’accadeva in Italia. Il pensiero di poter
portare in Italia un calciatore nero spaventava l’opinione pubblica e
intellettuale. Quel trafiletto non era firmato, all’epoca, chi lo scrisse,
preferì nascondersi. La sensibilità rispetto a certe situazioni è cambiata, ma
neppure più di tanto se consideriamo i meridionali che vanno al nord. Ci siamo
tuffati in una dialettica, rispetto al tema del razzismo e discriminazione
territoriale, non usiamo più termini come “negri” si ha un’educazione maggiore
dal punto di vista del lessico, ma vediamo cos’accade negli stadi, siamo
costretti a sentire ancora cose assurde. La sensibilità è cambiata, ma i
problemi restano in maniera evidente e ci sono degli studi internazionali che
evidenziano, come l’italia, sia il Paese più razzista d’Europa. Il razzismo è
sempre una questione di paura”.
Paolo De Paola: “Tifosi che prevedono sciagure sono la palla al piede di questo Napoli. Difficile da
ammettere, ma De Laurentiis ha avuto ragione”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di
Umberto Chiariello, è intervenuto Paolo De Paola, ex direttore TuttoSport:
“Mi aspetto tre giornate molto intense. Il destino è in mano al Napoli, tutto dipenderà da loro. Il
primo confronto serve per riaprire il discorso scudetto: la vittoria del Napoli
il 4 gennaio sarebbe la pietra tombale, la vittoria dell’Inter potrebbe
scalfire le sicurezze del Napoli. Le amichevoli di questo periodo non sono
state esaltanti, ma lasciano il tempo che trovano. Bisogna ritrovare ritmo,
coesione che c’erano alla fine della prima parte del campionato. Juventus?
Si presenta male a questi confronti. Nel calcio è sempre pericoloso,
l’abbiamo vissuto coi Mondiali 2006: da situazioni molto difficili, si crea
coesione. Ho qualche perplessità, il bandolo della matassa rimasto nelle mani
di John Elkan ha fatto deflagrare i riferimenti sportivi della società. Queste
vacanze un po’ fuori luogo di Pogba e Cuadrado, non hanno dato una bella
immagine sui social. Arriva la Juventus che è al terzo posto dopo una serie
positiva, ma bisognerà vedere come sarà in grado di amalgamare tutta una
formazione basata sui giovani. Milan? I francesi sono tornati dalla Nazionale
con intenti guerreschi. Rabiot ha chiesto 10 milioni di ingaggio, Giroud anche
ha fatto una richiesta per un altro anno. Queste cose non danno serenità
all’ambiente. Il Milan esce da una sconfitta molto brutta col PSV. Lazio?
Immobile è il peso che conta. In qualche modo è mancato, è un giocatore che è
finalizzatore del gioco di Sarri che non è riuscito ad esplodere ancora, con le
sue idee, in quel centrocampo che è forza e debolezza della Lazio. La qualità
che c’è ce l’hanno poche squadre, ma la discontinuità di Milinkovic è quello
che fa esaltare o deprimere il gioco di Sarri. Roma? È spiazzante come il suo
conduttore. Mou mescola tutto e mette in campo una formazione nuova,
giovanissima, di semi-sconosciuti che, in qualche modo, vengono affinati. In
questa fase finale della carriera, ama mettere in campo la meglio gioventù.
Amichevoli del Napoli? I tifosi che prevedono sciagure dopo le amichevoli sono
la palla al piede della tifoseria. Dopo ciò che hanno mostrato durante il
ritiro, in fase di preparazione, quella parte di tifoseria dovrebbe tacere.
Sono gli A16, quelli delle contestazioni e delle critiche. Anch’io lo sono
stato con De Laurentiis, ma di fronte ai fatti bisogna ragionare diversamente.
A me costa dirlo, ma De Laurentiis ha avuto ragione. Perché non cambiare
opinione o avere un atteggiamento diverso, anziché stare sulla sponda del fiume
e verificare i passi falsi, addirittura nelle amichevoli? Smettiamola. Napoli
deve aver timore del nemico che ha in casa. Al nord si lamentano come a Napoli?
Su certi luoghi comuni, non ci farei sempre un distinguo. Sudditanza
psicologica? Sicuramente c’è stata negli anni ’70-’80-’90, fin quando anche il
Napoli ha detto la sua per ben 5 anni. È una sudditanza che può esistere con i
potenti del momento, ed in Italia sono sempre le stesse. Da quando c’è il VAR,
tuttavia, è una cosa che è stata smussata. Fuorigioco semi-automatico? Sono
sempre per il miglioramento tecnologico. Assolutamente valido, se è fuorigioco
lo è anche per 1 cm. Per quanto riguarda il tempo effettivo, non puoi
pretendere di sforare addirittura più di un tempo supplementare, lo trovo
esagerato. Mi soffermerei sulla cultura calcistica inglese in cui si arriva a
75’ di gioco effettivo, è quello che va inculcato, anche nei giocatori che non
aiutano l’arbitro. Previsioni per Inter-Napoli? Si torna dopo uno stop di un
mese e mezzo, difficile giudicare”.
Alberto Polverosi: “Caso Pogba sintomatico di questa Juventus che ha perso la luce dall’arrivo di CR/”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Alberto Polverosi, giornalista Corriere dello
Sport:
“Difficile stabilire in che condizioni arrivano le squadre alla ripartenza. Credo poco alle amichevoli estive, figuriamoci quelle fatte
quest’inverno. Credo che, andando ad intuizione e senza basi scientifiche, il
Napoli rispetto all’Inter, è avvantaggiato perché i suoi “Mondialisti” sono
rientrati abbastanza presto. L’Inter torna con Lautaro Martinez campione del
Mondo, ma non da titolare, Lukaku è da ricostruire sul piano fisico e morale.
Mi sembra un po’ più difficoltoso il lavoro di Inzaghi rispetto a quello di
Spalletti. La proiezione che possiamo fare è quella della classifica, se il
Napoli vince, l’Inter va a -14. La pressione del Napoli è quella di non voler
mettere in discussione il campionato, se il Napoli perde a San Siro, con la sua
prima sconfitta con una big, possono ricominciare le discussioni. Milan? Giroud
è l’esatto opposto di Lautaro Martinez. Credo che giocherà e che per la
Salernitana possa essere il vero problema. Juventus? Il caso Pogba è
sintomatico della Juventus di questi anni, una società che ha perso la luce.
Per me, questa luce che si spegne coincide con l’arrivo di Cristiano Ronaldo,
da quel momento sono entrati in un tunnel da cui è difficile uscire.
L’obiettivo era quello di vincere la Champions League e da quel momento si è
spenta la luce”.
Giovanni Scotto: “Bereszyński, Sirigu, Demme: la situazione del calciomercato “.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Giovanni Scotto, giornalista Il Roma:
“Oggi parte ufficialmente il calciomercato invernale, sarà una sessione
particolare perché anch’essa arriva dopo una lunga sosta. Da quando si è aperta
la sessione, non sono arrivati annunci ufficiali relativi agli acquisti, è un
po’ una singolarità. Mi sembra di registrare lentezza nelle operazioni, faccio
un esempio con il portiere del Milan e Criscito al Genoa. C’è un po’ di
prudenza dovuta al fatto che ci attende la ripresa per vedere il rendimento di
qualche calciatore, nonché l’assetto di varie squadre. Anche il Napoli non ha
ufficializzato il prestito con diritto di riscatto di Bereszyński, né il
prestito secco di Zanoli a Sampdoria. Ci aspettiamo il buon esito di
quest’operazione, così come il ritorno di Contini a Castel Volturno,
soprattutto perché Sirigu sta meglio. Sirigu alla Reggina? È tutto legato alle
condizioni fisiche. Indubbiamente ha mercato, ci sono tante società in Serie B
e Serie A che cercano un portiere e lui è di grande garanzia, ma per settimane
si è allenato a parte, non c’è mai stato un bollettino medico sulle sue
condizioni, se non il fatto che si allenava in palestra e lasciava intendere
che non era a posto fisicamente. Adesso dovrebbe essere a posto, quindi può
riaprirsi ogni fronte, dipenderà da lui stesso. Quando arrivò a Napoli ebbe
qualche garanzia in più perché in dualismo con Meret che ha avuto una precedente
stagione difficile, per lui potrebbe esserci la Coppa Italia, avrebbe voglia di
giocarsi questi ultimi anni di carriera diversamente. Demme? Potrebbe andare a
giocare in una società che accetterebbe il suo ingaggio. Per la Salernitana
qualcosa c’è, credo che il Napoli abbia detto al giocatore di portare solo
richieste serie, penso che alla fine potrebbe accontentarlo, ma senza
sostituirlo. Difensore del Lille al posto di Juan Jesus? Col Lille ci sono
ottimi rapporti, lui è un giocatore che piace. È un’ottima idea per sostituire
Juan Jesus, ma è il parere di Spalletti che conta. Rinnovi? Si sta
indubbiamente lavorando bene. Ci sono stati i rinnovi di Anguissa, Meret, non
sono lunghi, ma assicurano ingaggi importanti. La società dimostra di avere una
visione innovativa su certi aspetti, sicuramente sono rinnovi strategici e
meritocratici. Su Lobotka c’è la notizia ufficiosa da fonti autorevoli del
rinnovo, aspettiamo l’ufficialità. Si parla anche di un avanzamento importante
per il rinnovo di Rrhamani. Tempi più lunghi per Di Lorenzo su cui ci sono
ancora angoli da smussare. Inter-Napoli? C’è tanta attesa, bisognerà
riabituarsi ai ritmi del campionato. Un inizio non morbido, almeno sulla carta,
soprattutto per il fattore ambientale. In più, l’Inter ha recuperato Lukaku,
spero di vederne uno molto migliore di quello dei Mondiali. Osimhen è in forma,
è maturato, non credo che San Siro avrà un impatto negativo per lui.
Dumfries-Kvara? Una bella sfida, qualche difficoltà nel ritrovare le
condizioni, ma hanno avuto tempo per recuperare. Mi intriga più il duello tra i
due bomber”.