Behrami a Radio CRC: “Il vero antagonista del Napoli è il Napoli stesso. C’è una differenza rispetto a quando c’ero io…”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele
Auriemma è intervenuto Valon Behrami, ex calciatore del Napoli
“Se la forza del Napoli sta nel centrocampo?

Sicuramente è uno dei punti di forza anche se ad oggi mi viene difficile
trovare un punto debole. Per come vedo il calcio, Anguissa sta facendo qualcosa
di straordinario ed è lui che dà equilibrio alla squadra permettendo ai
giocatori offensivi di preoccuparsi più della fase di possesso che di quella di
non possesso. Chi può insidiare il Napoli? La distanza si sta facendo
importante, ma qualcuna come la Juventus beneficerà di questa sosta recuperando
anche alcuni dei nuovi arrivi che non sono stati utilizzati. Non vedo
un’antagonista in particolare, perché ad oggi l’unica vera antagonista del
Napoli è il Napoli stesso. Mi viene difficile trovare un vero avversario per
questa squadra. Quanto è importante mantenere la concentrazione alta nelle
amichevoli? La cosa fondamentale è lo spirito che si vive nello spogliatoio del
Napoli, tutti si sentono chiamati in causa perché hanno giocato. Negli anni in
cui ho giocato a Napoli quando le cose andavano bene non vedevi l’ora di essere
in campo, questa cosa la rivedo in questa squadra. Questo Napoli è più fisico
rispetto a quello di Sarri in cui c’erano dei leader ben definiti come Insigne
e Koulibaly. Questa è una squadra più responsabilizzata, non c’è una vera star.
Quando si vince tutti sono coinvolti. Sono convinto che se dovesse andare male
una partita tutti si sentirebbero responsabili e non si darebbe la colpa alla
star di turno. Il vero leader è in panchina ed è Luciano Spalletti. Anche
quando mancavano giocatori importanti non è cambiato assolutamente nulla e
questo è un segnale diverso che può far ben sperare. La scelta di Spalletti di
abbinare tecnica e fisicità? Ormai il calcio sta cambiando, sono andato a
vedere il Mondiale, sta venendo fuori sempre di più la fisicità. Ha scelto gli
uomini giusti e lo spirito della squadra non cambia mai, per questo vanno dati
i meriti ai giocatori. Quando una società lavora bene, alla lunga i risultati
arrivano. Quello che stiamo vedendo è frutto di un grandissimo lavoro fatto
dietro le quinte. Il mio Napoli era una squadra diversa, operaia e con meno
qualità. Abbiamo raggiunto il massimo con le nostre qualità. Per quello che era
il momento storico del Napoli si è fatto quello che si poteva. Adesso la
dimensione degli azzurri è cambiata. Se il Napoli è una sorpresa? Quando
abbiamo assistito alle operazioni di mercato del Napoli sembrava una squadra
che si volesse ridimensionare, invece nel calcio le idee pagano e quando hai la
fortuna di avere in società persone con idee, i soldi sono importanti ma non
fondamentali. Rispetto agli anni scorsi una cosa fondamentale è proprio il
profilo basso che si è tenuto a Napoli fino a questo momento. La sensazione è
che per quello che è successo negli anni precedenti c’è un profilo basso. Se
c’è un ingrediente che accomuna il mio Napoli a questo? Questo Napoli ha molta
più qualità, sta vivendo sempre al massimo ma bastano 15 minuti in cui non sei
sul pezzo e concedi qualcosa al tuo avversario. Anche se capita che non sei
nella partita, la qualità fa la differenza. Viene veramente difficile pensare
come fermare il Napoli oggi”.

El Kaddouri a Radio CRC: “Raspadori è molto bravo. Con Sarri giocavano sempre gli stessi…”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Omar El Kaddouri, ex calciatore“Il Marocco ai Mondiali? Non costa niente sognare,

anche se è qualcosa di quasi impossibile. Noi però ci crediamo. Il lavoro del
Marocco parte non da quest’anno o dall’anno scorso. Il settore giovanile è
cresciuto tantissimo. Se mi aspettavo questo impatto da Raspadori? È molto
bravo, nelle partite del Napoli che ho visto ha sempre fatto bene. Nell’ultima
amichevole ha giocato in più ruoli e ha fatto benissimo. Secondo me i giocatori
del Napoli hanno un grande livello di fiducia. Il clima nello spogliatoio del
Marocco è molto buono, si vede anche dai post sui social. A livello calcistico
sono migliorati tantissimo. In questo momento sanno di essere forti. A Napoli
sono stato benissimo anche se negli anni di Sarri giocavano spesso gli stessi
perché facevano benissimo. Magari con un allenatore come Spalletti avrei
giocato di più. Quanto può arrivare avanti questo Marocco? Secondo me contro il
Portogallo sarà dura per entrambe le squadre. Se passi in semifinale ci devi
credere. C’è solo da guadagnare e non c’è più niente da perdere. Forse siamo
l’unica Nazione insieme alla Croazia a non avere pressioni”.

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alberto Santi, giornalista DAZN

“Crystal Palace-Napoli, che gara mi aspetto? È un bel modo per iniziare a riaccendere il motore. Questa pausa lunga ricorda quella estiva, ma si riparte con una classifica che vede il Napoli primeggiare con 8
punti di vantaggio. Piano piano aumenta il livello di difficolta nelle
amichevoli. Si inizia piano a riprendere i giri del motore anche perché il
Napoli alla ripresa non avrà una partita semplice contro l’Inter. Anche
Raspadori utilizzato da jolly può essere una soluzione in più. Spalletti ha
sicuramente qualcosa in testa, lo sta provando ed avrà modo di provarlo ancora.
C’è quel vantaggio da gestire. Credo che tutti i tifosi vorrebbero avere queste
pressioni ed essere al primo posto. La priorità di questa amichevole resta
mettere minuti nelle gambe. Spalletti è bello caldo, ha voglia di ripartire. Il
Crystal Palace gioca bene sulle fasce e per il Napoli potrebbe essere un bel
test perché in Serie A sono poche le squadre che giocano a viso aperto.
Affrontare una squadra così può essere utile anche per la Champions
League.

Di Lorenzo? La fascia da capitano è una bella responsabilità e lui ha dimostrato di avere tanta personalità. Ha dimostrato di
saper essere il capitano di un gruppo molto affamato. Stiamo parlando di uno
dei migliori difensori del campionato. È diventato un pilastro della Nazionale.
Per certi versi continua a stupire anche se non dovrebbe stupire più. Si vede
che è un capitano riconosciuto dal gruppo. Vieira sta facendo il suo percorso
da allenatore. Il Crystal Palace sta cercando di macinare un po’, loro
partiranno il 26 dicembre. Vieira è uno molto tranquillo e pacato in panchina,
ma si porta dietro un’esperienza mica male. È uno che quando parla
tendenzialmente lo si ascolta. Il giocatore più pericoloso degli inglesi è
Zaha. Bisogna vedere anche a livello di scelte dal primo minuto quali saranno.
Mi aspetto un Crystal Palace che a livello di benzina nelle gambe sarà messo
leggermente meglio. Se cambierei qualcosa nel Napoli? Di solito si dice squadra
che vince non si cambia, bisogna riuscire sempre a muoversi bene sul mercato
anche perché a gennaio è difficile trovare occasioni a basso costo. Il mercato
estivo del Napoli parla da solo perché ha preso Kvaratskhelia e Kim che erano lontano
dai riflettori, ma sembra che siano in Serie A da tempo”.

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Furio Valcareggi, agente sportivo

I Mondiali? L’Italia manca molto, è una cosa grave ed è clamoroso. Spero che il Napoli possa vincere lo Scudetto. Com’è bravo
Kvaratskhelia. Non ho interessi a Napoli, ho solo tanta simpatia per
l’allenatore. Mi convince molto il Brasile perché giocano bene in 7/8/9
calciatori, mentre nell’Argentina in 4. Quando ti chiedono se sia più bravo
Messi o Ronaldo prevale la simpatia. Chi vince lo scudetto? Il Napoli, non sono
ruffiano. Se continua come ha finito lo vince perché l’allenatore è
determinante. C’è stata una pausa, mal gradita, ma una pausa. Il Brasile è favorito
per la vittoria del Mondiale, ho sempre avuto una simpatia per questa squadra.
Vinca il migliore, ora i migliori sono loro”.

 

 

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