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Giudice, Mondellini e Mazzini su una eventuale vendita del Napoli e sui Mondiali

 




A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Giudice, giornalista “Corriere dello Sport”

“Non deve stupire che il Napoli sia in questo momento nell’orbita degli investitori internazionali, è una tendenza del calcio italiano. Quindi perché non il Napoli che ha tutte le carte in regola per essere un boccone appetibile. De Laurentiis può anche dire che le offerte al momento non lo soddisfano e può aspettare un paio d’anni per consolidare il valore del Napoli. Sono abbastanza convinto che siano arrivate le offerte. Il Milan come fonti di ricavo ha qualcosa in più in questo momento. Poi naturalmente c’è il fatturato dove il Milan ha qualcosa in più detratte le plusvalenze. Per un acquirente quelli sono ricavi che non sei certo di avere ogni anno, per questo si guarda ai ricavi caratteristici. Prima del covid il Napoli aveva un incasso inferiore a Milan e Inter per quanto riguarda lo stadio. Credo che il Milan abbia qualcosa in più a livello di appetibilità per un compratore, penso che il Napoli possa essere venduto a 700/800 milioni o anche un miliardo. Sarebbe un ottimo coronamento per il tragitto del Napoli vincere lo scudetto. Non è mai una bella cosa quando vince uno solo, nell’ottica dell’intero movimento è meglio non sapere ogni anno chi vincerà il campionato”.

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luciano Mondellini, direttore Calcio e Finanza

“La cessione del Napoli? De Laurentiis è un grande uomo d’affari, se venderà lo farà a peso d’oro. Qual è il momento migliore per vendere se non questo? Da un lato hai i fondi interessati alla tua squadra, ma dall’altro hai un gioiellino. È una società che sta bene, è competitiva ed ha dei campioni giovani. Questo è il momento ideale. Il momento sarebbe quello propizio per vendere al massimo. È vero che il Napoli ha recuperato la competitività sportiva in Italia e in Europa. Ma per essere competitivo in maniera continuativa a livello europeo hai bisogno di avere le spalle larghe. Se De Laurentiis dovesse vincere lo scudetto potrebbe andare via da trionfatore”.

 A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianluca Mazzini, vice direttore Sport Mediaset

 “La giornata inaugurale dei Mondiali? È stata un’inaugurazione molto seguita, ci sono stati molti ascolti. Diciamo che lo spettacolo non si è ripetuto in campo, c’è stata una modestissima dimostrazione calcistica dal Qatar che ha deluso nonostante la selezione dei giocatori fatta da 10 anni a questa parte. In Qatar sono stati pagati gli immigrati per riempire le tribune, ma la cosa che mi ha colpito di più è che i tifosi sono andati via sul 2-0. Se uno va in Qatar vede falchi dappertutto, lì la gente è appassionata più di falchi che di calcio.

 L’Italia? Quella di ieri è stata una figuraccia. Mentre gli altri giocano il Mondiale noi facciamo delle amichevoli inutili. In Qatar ci sono 8 stadi in una sola città. Giocare tante partite negli stessi stadi potrebbe creare problemi a causa del clima per l’erba del campo. Sono più le polemiche fuori dal campo che in campo per ora. Che fine faranno gli stadi del Qatar dopo il Mondiale? Si trovano in mezzo al deserto, a loro bastano quei pochi stadi che hanno già. Uno degli stadi verrà smontato, gli altri 7 non si sa. Il campionato italiano? Io credo che i valori espressi siano quelli già visti, abbiamo assistito a 15 partite di campionato non 3. Io non penso che questa pausa possa incidere più di tanto. Penso che ci sarà una corsa più per la Champions che per lo Scudetto”.

 

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