A
“1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Gianpiero Ventura, ex ct
della Nazionale Italiana e allenatore del Napoli. Queste le sue parole:
Retroscena con
Spalletti o con altri allenatori?
“Luciano
è stato mio giocatore e quando ha avviato la sua carriera ci siamo sentiti.
Sono felice per il momento straordinario che sta vivendo, ognuno va avanti con
le proprie idee e il proprio credo. -afferma Ventura – Ho altri retroscena, ma non da raccontare.
Il confronto con i colleghi consente di crescere e di effettuare passi in
avanti”.
Soloni in
Serie A?
“Il
mancato confronto rispecchia il carattere di un allenatore. Appartengo alla
categoria dei tencici che ama il gioco e il calcio, oggi questo sport è molto
chiacchierato e commentato. -prosegue Ventura – Ma quest’anno, a parte quello offerto dal Napoli e
da un altro paio di squadre, si è visto raramente un calcio spettacolare”.
L’anno giusto
per Spalletti per rimuovere l’etichetta di non vincente?
“Le
etichette fanno parte della nuova generazione. Il Napoli è una squadra che
diverte, una delle poche in Serie A e in Europa. Qualitativamente la rosa
azzurra è di altissimo livello. -aggiunge Ventura – Un plauso, inoltre, alla società per aver
rinfrescato la rosa ed aver rafforzato lo spogliatoio con calciatori di livello
assoluto. Mai come quest’anno un’occasione simile può capitare. Alla ripresa
della Serie A, il Napoli dovrà affrontare Inter, Samp e Juve: in questi nove
giorni la squadra si giocherà la possibilità di chiudere il campionato. Se non
dovesse centrare risultati positivi, sfrutterà ugualmente il vantaggio
conquistato sulle rivali. -ritiene Ventura – È stato effettuato un passo in avanti gigantesco dal
punto di vista della maturità e della consapevolezza, aspetto fondamentale per
vincere alla lunga. Anche se non si è mai visto un Mondiale d’inverno, una
follia assurda, resta un grande avvio di stagione per il Napoli”.
Squadre
italiane che stanno deludendo le aspettave?
“Darei un
voto altissimo al Milan per la rosa poco competitiva, ma per il campionato che
sta disputando. Resta la migliore delle inseguitrici, merita un plauso. -sottolinea Ventura – La Juve
è un caso a parte: da un lato sono mancati calciatori importanti come Chiesa e
Pogba, ma fino ad oggi ha sofferto tanto. Tutti cavalcano le sei vittorie
consecutive e sarà più competitiva rispetto all’inizio di stagione, ma sarà
difficile gareggiare per il titolo con il Napoli”.
De Laurentiis
ripeterà con il Bari l’impresa realizzata con il Napoli?
“Tanto
dipendere dalle scelte sul mercato e dalle decisioni societarie. Una delle due società
sarà ceduta quando i pugliesi raggiungeranno la Serie A, di fronte a questo
scenario ssra effettuata una decisione rocnomics. -continua Ventura – Il Bari ha un potenziale
mostruoso, i numeri raggiunti con il pubblico sono molto elevati. Sarà una
bella scelta per De Laurentiis, il quale potrebbe divertirsi da una parte ed
incassare dall’altra. Spesso le società sono criricate, ma quest’anno è
necessario fare un plauso al Napoli e all’operato di Giuntoli per avere
incrementato il valore della rosa”.
Bisogna
naturalizzare gli stranieri in Italia?
“È un
discorso ormai divenuto ‘antico’, non viene mai fatto nulla ogni anno. A
seconda di ciò che si verifica, viene effettuata un peana positivo o negativo.
Non è presente un attacante italiano in nessuna delle prime sette squadre
italiane in Seeie A, c’è pochezza di uomini. -aserisce Ventura – Del resto, in Europa giocano
calciatori molti giovani, il sistema e la mentalità sono differenti. Anche
perché il calcio in Italia ha una visione diversa, un allenatore prima di far
esoridere un 2004 pensa a non perdere la partita. Andrebbe analizzata la
cultura calcistica italiana e la crescita memtale da ovviare. Queste sono
riflessioni emerse già dopo la prima mancata qualificazione al Mondiale del
2018”.
Situazioni
simili accadono anche a Salerno con mister Nicola…
“Occorrebbe
chiarezza, spiegare gli obiettivi e gli espedienti per raggiungere determinati
obiettivi. Inoltre, il presidente Iervolino ha idee importanti, vuole creare
una società modesta. -sostiene Ventura – Ma sono necessari tempo e lungimiranza. Chiaro che se si
ritiene che Nicola non sia l’allenatore adeguato a questo progetto, allora
bisogna esonerarlo, o altrimenti offrirgli tempo per far bene”.
Un in bocca al
lupo per Mazzocchi, dopo il suo stop?
“Sono
dispiaciuto per il suo infortunio. Stava disputando una grande stagione, ma
ritornerà oiù forte di prima per la sua fame di far bene e di lasciare il
segno”.
Conclude Ventura