Giuntoli ha rilasciato un’intervista al corriere dello sport svelando le manovre del Napoli degli ultimi anni.
Su Kvara?
“Di lui abbiamo cominciato a parlarne già ai tempi di Ancelotti, ma poi la richiesta di 30 milioni del Ribin Kazan aveva raffreddato la pista. La guerra in Ucraina ha poi cambiato lo scenario e ci siamo rifatti avanti con la Dinamo Batumi”
Si parla già di rinnovo con Kvaratskheila?
“Con il management di Kvara c’è un buon rapporto ed avremo modo di parlarci ed aggiornarci. C’è simpatia e stima tra di noi ed anche altri 4 anni e mezzo di contratto. Certo nessuno rimane insensibile a quanto dimostrato sul campo.”
Esiste la clausola di Kim? E se Si come si sviluppa?
“Faccio chiarezza su questo tema abbastanza dibattuto ultimante. La clausola esiste, ma non è fissata. È una clausola variabile in basa al fatturato dell’eventuale acquirente. Inoltre ci si può accedere solo in un periodo di 15 giorni fissato nel prossimo luglio. Questa comunque è solo teoria in quanto siamo già proiettati a ridiscutere quei termini.”
I rapporti con De Laurentiis
“Ci sono state delle incomprensioni in passato, ma questo è inevitabile in un rapporto di collaborazione decennale. C’è stata una fase un po’ più critica dove forse a lui non piacque qualche mia scelta. Io considero De Laurentiis un fuoriclasse, un manager fuori dal tempo, con una straordinaria lungimiranza. Le frizioni, comunque, sono subito sparite ed abbiamo ripreso a parlare e costruendo un rapporto familiare.”
Su Spalletti
“Il mister partecipa attivamente alla vita societaria e nella costruzione della squadra. Lui guarda, e dà il suo consenso o meno. C’è sintonia totale con il suo staff. Non si è mai soli in ogni scelta.”
E sul rinnovo del mister?
“Luciano ha il contratto che andrà in scadenza a giugno del 2023 e c’è un’opzione per un ulteriore anno a favore della società.”
Sul suo rinnovo?
“Il mio contratto scade nel 2024, tra venti mesi: un’eternità! Dov’eravamo venti mesi fa?”
Ha un rimpianto?
“Halland. Contratto già fatto con il Salisburgo dove riconoscevamo il pagamento della clausola di 25 milioni, ma il giocatore preferì andare al Dortmund e non se ne fece nulla. In quel periodo eravamo combattuti tra lui e Osimhen che li ritenevamo sullo stesso piano e quindi affondammo il colpo per Victor. Per noi erano alla pari.”