Per la Sesta Giornata della Fase a Gironi della Uefa Champons League, Liverpool-Napoli 2-0 (Primo Tempo 0-0).
Azioni Salienti (conclusioni pericolose a ridosso e/o dall’interno dell’area di rigore avversaria) 6-8;
Primo Tempo 3-2;
Secondo Tempo 3-6.
Percentuali Realizzative: 33% – 0%.
Primo Tempo 0% – 0%.
Secondo Tempo 66% – 0%.
Dopo 18 gare ufficiali (12 di Serie A e 6 di Champions League) abbiamo conteggiato 284 Azioni Salienti (descritte come sopra);
di cui ben 215 sono quelle offensive del Napoli.
Pari al 76% di dominio medio.
Cioè ogni 4 azioni pericolose totali, nostre e degli avversari, 3 sono quelle degli Azzurri. Alla faccia della meritocrazia.
Risultato bugiardo. La gara è stata sostanzialmente equilibrata. Anzi, con un leggero predominio del Napoli.
Che ha tenuto testa agli ex Campioni del Mondo, attuali vice Campioni d’Europa. Con un atteggiamento da grandissima squadra. Sicura di sé. Nonostante la clamorosa provocazione permanente degli avversari. Protagonisti di un gioco falloso. Sempre ai limiti del regolamento e delle sanzioni. Ma l’arbitraggio li ha totalmente protetti. Non fischiando niente. Niente rigore su Khvicha. E sono arrivato a contare ben 11, dico undici, mancate ammonizioni dei Rossi di Liverpool. Assurdo. Inaccettabile. Questo non è arbitrare il Calcio. Cosi diventa un altro sport.
E’ un misto di Calcio e Rugby. Assai penalizzante per i ragazzi in maglia Azzurra. Mentre il Liverpool è stato agevolato. In quanto è la squadra più forte del mondo in questo tipo di Calcio aggressivo. E di contatto fisico ai limiti del lecito. Direbbe il buon Prof. Guido Clemente di San Luca è stato un arbitraggio contra legem, illegittimo. Contro regolamento. Esattamente come le anomalie/andazzi che vediamo in Italia. Non se ne può più. Io sono rimasto basito. Il Napoli non gode di nessun riguardo. Pur essendo diventata la squadra più interessante da guardare. Ammirare. Godere. Invece riceve un trattamento indegno. Purtroppo anche in Europa. Dove speravo in una Uefa più attenta al merito sportivo. Invece stesse anomalie. Stessi andazzi.
Il Napoli, nel finale di gara, si lascia sorprendere su due calci d’angolo. Per ben due volte Van Dijk salta quasi indisturbato, a ridosso dell’area piccola. Ed impegna severamente il pur bravissimo Meret. Che non trattiene le due conclusioni, ribadite in rete da Salah e Nunes. Due autentici miracoli aver intercettato quei due palloni. Piuttosto, dov’erano le coperture del Portiere sulla respinta ? E perché Van Dijk (novello Sergio Ramos, ricordate?) non è stato ostacolato con marcatura dedicata ? Nessuna responsabilità del Portiere. Autore, peraltro, di una parata mostruosa, nel primo tempo, su Salah, a tu per tu.
Considerazioni:
per aumentare ulteriormente la competitività del Club e del Team, sul campo, occorre sapersi far rispettare dalle istituzioni calcistiche. Anche duramente, se necessario. Il Presidente del PSG proferì la seguente frase all’Arbitro di Real-Psg nella scorsa stagione, “reo” di non aver fischiato fallo sul contatto Donnarumma-Benzema: “Ti ammazzo”…O tanto. O niente…
Poi: se c’è un fallo da rigore bisogna saper anche accerchiare l’Arbitro. Anche con il Portiere. In modo da mettere pressione e non farsi ammonire. O tutti, o nessuno. Ed anche con gli avversari, risse scientifiche. In caso di falli gravi. Ed intimidazioni. Così come la panchina deve partecipare. Magari facendosi valere, a turno. I nostri devono imparare anche queste cose. Facendo anche fallo. Senza queste peculiarità si rimane incompleti. E rimanendo incompleti non si vince…