Giovanni Simeone ha rilasciato un’intervista in Esclusiva a Kiss
Kiss Napoli: Queste le sue dichiarazioni:
“Per me è stata un’emozione
incredibile, soprattutto per la prima partita, che è stata la realizzazione del
sogno che avevo da piccolo e per cui ho lottato. -afferma Simeone – Da lì poi siamo cresciuti ad
ogni partita e abbiamo dimostrato che il Napoli è questo e ha questa identità.
Bisogna continuare su questa strada, credendo in quello che facciamo e
proseguendo questo percorso molto bello”.
Lunedì
c’è il sorteggio, il PSG è in seconda fascia. Sarebbe meglio evitarlo o più
affascinante affrontarlo?
“Il
sorteggio sarà bello da vedere, per capire chi ti può toccare. Ma tutte le
squadre che sono rimaste sono le più forti. Il PSG, il Borussia Dortmund sono
squadre forti, capaci di lottare con chiunque. -prosegue Simeone – Noi speriamo di fare bene e di
lottare per vincerle tutte. Qualsiasi squadra ci tocchi, noi saremo pronti a
dimostrare che squadra è il Napoli e far vedere chi siamo”.
Non
giochi tantissimo, ma segni praticamente un gol a partita. Sei felice?
“Siamo
solo all’inizio, son qui da pochi mesi e sono molto contento di lavorare con
questo gruppo e crescere ad ogni allenamento. Il gruppo mi fa crescere, i
compagni mi fanno vedere cose che forse prima non vedevo. Sono da poco qui. Ho
imparato con l’esperienza che la qualità è più importante di quanto puoi
giocare. -aggiunge Simeone – Poi è ovvio che uno vuole giocare di più per avere più possibilità di
fare bene, di segnare, ma io sono felicissimo di aiutare il gruppo col tempo che
mi tocca. Se hanno bisogno di me, io ci sono”.
Quant’è
bravo Mario Rui nel fornirti quegli assist?
“Ha
una qualità e una visione incredibili. Quando un giocatore, soprattutto un
terzino, ha tempo di stoppare e vedere il movimento dell’attaccante, per un attaccante
diventa più facile. Guardate il primo gol coi Rangers: è stato Di Lorenzo a
farmi quel passaggio per la rete. In questa squadra, nelle grandi squadre che
vogliono arrivare in alto, c’è bisogno di terzini forti. Terzini che sanno
giocare, che sanno crossare, che sanno costruire. -ritiene Simeone – Oggi i terzini sono quelli
che più fanno la differenza in campo e noi abbiamo grandissimi terzini. Questa
cosa è molto importante per noi”.
Atalanta-Napoli
è un pizzico più importante delle altre partite, vista la classifica?
“Per me è molto importante. Credo che
si faccia tanta differenza con questi tre punti, anche se il campionato è lungo
e bisogna rimanere tranquilli. Ogni partita conta, ogni volta i tre punti sono
importantissimi. -prosegue Simeone – Ma questo percorso è lungo, contro chiunque contano i tre
punti e dimostrare che noi ci siamo sempre. Per me conta tantissimo far capire
agli altri che il Napoli è quello che si è visto finora”.
Sulla
tua agenda hai segnato anche gli impegni in Qatar?
“No no, quelle no. Mi preparo sempre
per la prossima partita. Aspetto con tanta ansia di sapere se ci sono o no.Io
ho fatto tutto il possibile per far capire all’allenatore che voglio esserci,
ma sta a lui decidere il gruppo che andrà al Mondiale. -riferisce Simeone- Ho quest’agenda da un
anno, un anno e mezzo, e mi aiuta tantissimo a prepararmi, a vedere ogni
situazione che devo fare. Così mi alleno e mi miglioro, guardando anche altri
giocatori e altre squadre”.
Quanto ti
piacerebbe giocare il Mondiale con l’Argentina?
“Tantissimo. Dall’anno scorso che ho
iniziato a segnare ho aspettato con tanta ansia il momento della Nazionale. -afferma Simeone – So
che ogni cosa che faccio la domanda è una possibilità per dimostrare
all’allenatore che voglio esserci, che sono pronto per qualsiasi situazione. Ma
è l’allenatore a scegliere, o voglio solo far vedere che sono pronto”.
Cos’hai
di speciale?
“Non lo so, sono un ragazzo semplice.
Cerco di non parlare troppo, di ascoltare tanto e di lavorare. Non ci sono
tanti segreti: lavoro, sto in silenzio e lavoro. -sottolinea Simeone – Le cose accadono perché uno
quando lavora e si sforza per arrivare le opportunità arrivano. Qualcuno parla
di fortuna, ma la fortuna non viene da sola, io ho sempre preparato me
stesso per arrivare a quella situazione”
Che
consigli ti dà papà Cholo Simeone?
“E’ da anni che non mi dà consigli per
il campo. Con questa cosa di avere una persona come papà che fa l’allenatore,
bisogna capire che è prima mio padre. -precisa Simeone – Ogni volta che parliamo è inevitabile
parlare di calcio, ma non parliamo mai di cosa dovrei fare, perché lui ha
sempre rispettato l’allenatore che avevo e che ho. Lui mi ha sempre visto
rispetto a come mi muovo, dice che il linguaggio del corpo è importante. Quando
mi vede in tv, mi dice ‘Vedi, qui secondo me non stai bene perché hai qualcosa
nella testa’. E lì parliamo. Ma ha sempre lasciato spazio al mio allenatore per
farmi migliorare”.
Quali
sono i tuoi sogni?
“Da
piccolo ho sempre voluto essere qua, immaginate per me ora come sto vivendo
tutto, con tanta emozione, con tanta voglia. -dichiara Simeone – Io voglio diventare sempre più
forte e ho altri sogni, sogno in grande perché non ho limiti”.
La
felicità ti si legge negli occhi.
“Sì,
si vede. Ogni volta che cammino, che sono qua, mi chiedono come stai e io dico
che sono felice. Perché ho scelto di venire qua, è da tanto che volevo essere
qui, io e il mio procuratore abbiamo lottato per venire qua. E ora sono qua.
Quando ho firmato, ho detto: ‘Adesso è il mio momento’”.
Conclude Simeone