Soviero a Radio Crc: “Meret? In un
percorso di crescita ci devono essere anche gli errori…”
nel corso della trasmissione “Si Gonfia La Rete” di Raffaele Auriemma, è
intervenuto l’ex portiere Salvatore Soviero.
“I momenti
favorevoli durano poco e il Napoli ha perso la prima partita il 1 novembre.
Contro il Liverpool ha fatto una grandissima prestazione, persa per degli
episodi.
Quando perdi
hai una concentrazione in più per il prosieguo, la tappa fondamentale non era
ieri ma la prossima partita contro l’Atalanta.
Il Napoli
deve fare il suo campionato, deve cercare di avere una grande continuità. Se
sabato fa una prova come l’ha sempre fatta sono le altre che si devono
preoccupare del Napoli.
In queste
partite le assenze non fanno la differenza, non bisogna dimenticare che
Gasperini si è spesso lamentato del mercato.
Meret?
Qualche errore ci sta e fa esperienza. Il primo gol si è trovato dentro la
porta, ma nel complesso di crescita ci devono essere anche gli errori. Il
calcio è fatto di esperienza, questo è il suo primo campionato da titolare e
mano mano dovrà crescere.”
Magoni a Radio Crc: “Giocatori come
Osimhen e Kvaratskhelia è difficile contenerli…”
nel corso della trasmissione “Si Gonfia La Rete” di Raffaele Auriemma, è
intervenuto Oscar Magoni, ex calciatore.
“C’è tanta
attesa per la gara di sabato tra Atalanta e Napoli perché è molto sentita. Sono
due squadre in salute. L’Atalanta ha la possibilità di capire se sta
progredendo nel gioco.
Il calcio si
può fare in tanti modi, quando è fatto con testa e costruzione le cose poi
funzionano. La novità dell’Atalanta di quest’anno è che fa meno gol, rispetto
agli altri anni, ma ne subisce veramente pochi. La squadra di Gasperini ha
trovato un’equilibrio difensivo mantenendo sempre un ottimo gioco offensivo.
Riuscire a
contenere giocatori come Osimhen e Kvaratskhelia non sarà facile, sono curioso
di vedere l’atteggiamento che avrà l’Atalanta perché il Napoli sta dimostrando
di avere una grandissima energia abbinata a una forza fisica impressionante.
Di Lorenzo
non ha bisogno della fascia di capitano per giocare bene. È chiaro che quando
indossi una fascia come quella del Napoli hai più responsabilità, anche verso i
tifosi che sono tra i più caldi del mondo. Merita la fascia perché ha
dimostrato di essere un professionista serio nel campo e fuori dal campo. Può
incarnare al meglio i valori di questa società.
Il Napoli
non è solo corsa o energia ma è anche qualità tecnica.
Kim e
Kvaratskhelia erano i più attesi ed hanno risposto alla grandissima, inoltre,
la forza del centrocampo li rende devastanti.
L’Atalanta
lo scorso anno non ha fatto un buon campionato ma ha fatto vivere delle
emozioni forti perché è andata in Champions più di una volta.”
A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia
La Rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto l’editorialista di “TuttoSport”
Xavier Jacobelli.
“La sconfitta col Liverpool non fa male perché non
condiziona il grande cammino del Napoli, ha dominato il girone e ha chiuso al
comando. Questo significherà molto per il sorteggio.
La sconfitta, inoltre, è arrivata da due episodi di
palla inattiva negli ultimi minuti.
Credo che questa sia stata l’occasione per maturare
maggior esperienza internazionale contro un Liverpool che alla viglia aveva
sommerso di complimenti il Napoli.
Nell’organico attuale di Gasperini ci sono tantissimi
giocatori cresciuti nel centro sportivo dell’Atalanta, è questa la strada che
deve essere seguita perché basti vedere che Kvaratskhelia è stato pagato 90
milioni in meno rispetto a Darwin Nunez.
Sul mercato è importante attingere a un portafoglio
gonfio e ricco di liquidità, ma è ancora più importante scoprire giocatori che
poi si rivelano decisivi.
Il salto di qualità del Napoli è sotto gli occhi di
tutti, i calciatori sono consapevoli della loro forza e questo è merito di
Spalletti. Ciò che colpisce è la rapidità con la quale i nuovi arrivati si sono
inseriti negli schemi del Napoli, non era scontato pensando a calciatori
stranieri che militano per la prima volta in Serie A.
Dal punto di vista psicologico non avrà nessun effetto
negativo la sconfitta di ieri, anzi giocare ad Anfield dimostrando una
padronanza della partita rafforza l’autostima della squadra.
È una stagione anomala che sfugge a previsioni.
Bisognerà vedere il modo con cui i giocatori affronteranno il ritorno dalle
nazionali. Mi auguro che il Napoli possa arrivare quanto più lontano possibile
in Champions perché il calcio italiano ne ha bisogno.”
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la
Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Stefano Agresti, giornalista “Gazzetta
dello Sport”
“La sconfitta del Napoli a Liverpool? Valeva 2.8
milioni la vittoria di ieri e guardando la partita il Napoli se li poteva
prendere questi soldi. Ha avuto anche l’occasione per vincerla la partita col
gol annullato a Ostigard. Gli episodi hanno condannato gli azzurri. Questa è la
sconfitta più indolore possibile e ha conservato il primo posto. Se questa sera
il PSG arriva primo nel girone, il primo posto degli azzurri è molto pesante.
Il PSG arrivando secondo rischierebbe di trovare squadre come Bayern Monaco,
Napoli o Manchester City agli ottavi. Se arrivi secondo è molto difficile che
ti capiti una squadra non di primissimo livello. Il Napoli si è messo in
condizione di grande favore vincendo il girone. Le seconde più pericolose sono
il Liverpool e il Napoli non lo può affrontare. Se stasera non ci saranno
sorprese da parte di PSG e Real Madrid, si andrà verso un sorteggio che farà
trovare a Spalletti una squadra meno forte della propria. Poca incisività ieri?
Va detto che il Liverpool nonostante il periodo di scarsa forma in campionato,
è una delle più forti del mondo. Se il Liverpool si rimette in sesto diventa
una candidata per la Champions League. Anche l’impatto di Anfield conta. È vero
che il Napoli non ha costruito quanto fa di solito, ma gli è stato annullato un
gol per centimetri o millimetri ed ha giocato alla pari. Credo che la partita
vada considerata comunque positiva. Non si può valutare una prestazione se non
si tiene conto anche della forza dell’avversario. Perché il Milan fatica a
gestire il doppio impegno a differenza del Napoli? Fare un paragone con questo
Napoli è impossibile. Penso anche che la squadra di Spalletti abbia avuto un
numero inferiore di infortuni e questo non è casuale. Se hai meno infortuni,
hai più soluzioni alternative. Tra l’altro ha anche giocatori secondo me presi
al posto giusto e nel ruolo giusto. Sulla questione infortuni ieri Allegri ha
detto che evidentemente hanno sbagliato qualcosa perché hanno subito troppi
infortuni muscolari. È chiaro l’infortunio traumatico è un problema di buona
sorte, di fronte a quello ci puoi fare poco. Ma per quanto riguarda gli
infortuni muscolari non è un caso, uno può esserlo, ma se ne hai molti diventa
un problema di preparazione. Noi troppo spesso siamo abituati a dire che la
colpa degli infortuni sia della sorte, invece non è così. Osimhen o Simeone
nella gara di sabato contro l’Atalanta? Io credo che se sta bene sia difficile
tenere fuori Osimhen, con tutto il rispetto per Simeone che sta dimostrando
anche a Napoli di essere un attaccante importante, però la dimensione di
Osimhen mi sembra differente. Il nigeriano è anche uno dei centravanti più
osservati in Europa. Vai a giocare contro la seconda in classifica, quindi
credo che vai a giocartela con la squadra migliore, quindi credo che il Napoli
se la giocherà con Osimhen. Penso che gli azzurri vadano a giocare a Bergamo da
favoriti che in questo momento hanno un altro passo, poi l’Atalanta ha tanti
punti ma difficilmente è stata davvero convincente. Gasperini ha avuto
l’abilità di prendere punti anche quando li ha dovuti strappari con i denti.
Non è più la squadra aggressiva e spettacolare che abbiamo visto nelle ultime
stagioni. È una squadra diversa, meno forte e più concreta, ma mi sembra che il
Napoli abbia un altro passo”.
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la
Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fernando Orsi, ex calciatore
“La sconfitta del Napoli contro il Liverpool?
Gli azzurri escono da Anfield con consapevolezza. Il Napoli ha fatto una
partita di personalità, fisica in mezzo al campo, attenta in difesa, però con
qualche difficoltà lì davanti. Kvaratskhelia ha alternato cose buone a cose
normali. La squadra ha incontrato il Liverpool in casa sua avendo personalità,
è una sconfitta che non lascia il segno anche se penso che a Spalletti sia
bruciato perdere. Responsabilità di Meret sui due gol? Secondo me no, anzi,
penso abbia fatto due prodezze e non è stato aiutato dai compagni. Il Liverpool
ha fatto 10/12 gol su calcio piazzato. Alla fine è entrato Nunez, sono
giocatori fisici e contrastarli è difficile. È una sconfitta indolore, anzi, il
Napoli esce con la consapevolezza di essere ancora squadra. Se il Napoli doveva
perdere una partita poteva anche perderla quella di ieri, quindi si ricomincia
con grande entusiasmo. Quanto può arrivare lontano il Napoli? Arrivando primo
può prendere anche una squadra non al suo livello se è fortunato. In questo
momento va bene così. Per la Champions League ci sarà tempo per pensarci,
adesso testa all’Atalanta perché è uno scontro diretto e nello stesso turno si
affronteranno anche altre big”.