A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Gianpaolo Calvarese, ex arbitro. Queste le sue parole:

“Gol annullato a Ostigard? Possono essere 10
centimetri di fuorigioco, ma sempre fuorigioco è. Questi pochi centimetri ieri
sono andati a sfavore del Napoli, la prossima volta potrebbero andare a suo
favore. Di certo c’è una cosa, l’algoritmo del fuorigioco semi-automatico è
quasi perfetto, quasi infallibile. -afferma Calvarese – Questo vuol dire che traccia tantissimi
punti in ogni frame sui calciatori e vengono riprodotte le sagome dei
calciatori così sappiamo chi è quello che sta più avanti. Ieri secondo me la
valutazione dei dieci centimetri è stata anche sfortunata nel senso che il
fuorigioco è di una spalla. 


Se fosse stato dal deltoide alla mano quella parte
lì non sarebbe stata considerata perché la spalla è una parte del corpo con la
quale si può giocare il pallone. Se il gol annullato ad Ostigard ha contribuito
alla vittoria del Liverpool? Assolutamente no, è ovvio che il Var ha cambiato
il modo di intendere il calcio nel senso che probabilmente i dieci centimetri
di Ostigard in fuorigioco l’occhio umano non sarebbe stato in grado di vederlo. -prosegue Calvarese –  La decisione è ineccepibile, perché ci sono queste macchine infallibili. La
tecnologia cambia il risultato in maniera giusta. È una linea che viene
tracciata dalla macchina. È come la goal line technology che ha stravolto il
calcio, ma abbiamo la certezza del fatto che il pallone abbia superato la linea
o meno. 


La tecnologia è abbastanza giovane e penso che qualche anno fa quando
siamo partiti non era così settata, adesso si sta settando e parlando di chiaro
ed evidente errore può cambiare il giudizio a seconda dell’arbitro. Questa
soglia di intervento è quella su cui si sta lavorando di più per uniformare i
giudizi. -aggiunge Calvarese –  Oggi andiamo avanti spediti, penso che stiamo facendo tutti uno sforzo
per remare nella stessa direzione e le squadre lo stanno accettando. Tutti gli
arbitri sono contenti della tecnologia per rivedere uno dei propri errori.
L’arbitro è un atleta che vuole fare bene. Loro sono i primi che cercano con
l’esperienza di settare questa tecnologia”. 

Conclude Calvarese

 


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Vincenzo Vitiello
Direttore Responsabile Terzo Tempo Napoli --- Napoletano di origine e milanese di adozione, segue tutto lo sport in generale ed il calcio in particolare. Oltre ad aver esercitato la professione di Docente di scuola media superiore, da giornalista ha collaborato con alcune importanti testate giornalistiche ricoprendo anche cariche dirigenziali.

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