Koulibaly: “Napoli mi manca, magari un giorno ci tornerò da dirigente, se vincerà lo Scudetto corro a festeggiare anche io, ma non lo diciamo per scaramanzia, Juventus? Non potevo indossare quella maglia per rispetto”

Kalidou
Koulibaly,
difensore del Chelsea, ha rilasciato un’intervista al Corriere della
Sera in cui ha parlato del suo passato a Napoli. Queste le sue dichiarazioni:

 

Proprio come
il Napoli, che stravince in Europa e in Italia. Koulibaly, si è mai pentito di
esser andato via?

“Credo
nel destino, dopo otto anni doveva andare così. Il mio ciclo era finito, avevo
dato tutto. Dal punto di vista delle emozioni cambia poco. Sento ogni gol, ogni
vittoria, come se li vivessi in prima persona. Questo Napoli è il mio Napoli.
Sono felice di aver contribuito alla crescita della squadra. Sa di cosa parlo
nello spogliatoio del Chelsea? Delle vittorie dei miei ex compagni. E sa
perché? Ne sono fiero. Sento spesso Anguissa, Osimhen. Ho scambiato anche
messaggi con Kvara, che ancora non conosco”.

 

È un Napoli
più forte di quello che con Sarri sfiorò lo Scudetto con 91 punti?

 

“Se
vinceranno diremo che sono più forti. Era un calcio diverso, non possiamo fare
paragoni. Quel Napoli giocava in modo incredibile, dominavamo tutte le squadre.
Oggi anche quando non dominano uccidono le partite, sono straordinari. Li vedo
solidi, compatti”.

 

Allora, sarà
Scudetto?

 

“Me lo
auguro, non lo diciamo per scaramanzia. Se accadesse corro a Napoli a
festeggiare, sarà uno scudetto anche mio”.

 

Quest’estate
sono andati via i giocatori più importanti e quelli che c’erano sono
migliorati. Perché, secondo lei?

 

“Non
credo che siano migliorati. In allenamento li ho sempre visti forti. Oggi si
sono liberati. Non si nascondono dietro i giocatori importanti. Guardandoli,
non ho alcun rimorso: non avevano più bisogno di me”.

 

Spalletti?

 

“Mi ha
capito al primo sguardo. Ogni giorno passavo nel suo ufficio e chiacchieravamo
prima dell’allenamento. Ha sempre detto a tutti noi di credere in lui. Quando
parlava di scudetto lo prendevano per pazzo, oggi sta dimostrando che aveva
ragione. Ora ci scambiamo messaggi dopo le partite”.

 

E Sarri, lo
sente ogni tanto?

 

“Meno, ma
devo a lui quello che sono oggi”.

 

Con Ancelotti
a Napoli non è andata benissimo

 

“Grato di
aver lavorato con lui. Ha fatto crescere il club, ma all’epoca si parlava
troppo di quello che accadeva fuori dal campo, ammutinamento compreso”.

 

Ha mai avuto
offerte da squadre italiane?

 

“Sì, ma
non le ho accettate”.

 

La voleva
Allegri?

 

“Lo sta
dicendo lei. Una maglia che non potevo indossare, per fede e anche per
rispetto”.

 

Finito il
calcio, cosa ci sarà per lei?

 

“Chissà,
magari vado a fare il dirigente a Napoli!”.

 

Con De
Laurentiis?

 

“Sono
sempre stato educato, non credo possa dire il contrario. Se sono al Chelsea lo
devo anche a lui che mi ha portato a Napoli”.

 

Le manca
Napoli?

 

“Il sole,
quanto mi manca il sole”.


Conclude
Koulibaly

 

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Vincenzo Vitiello
Direttore Responsabile Terzo Tempo Napoli --- Napoletano di origine e milanese di adozione, segue tutto lo sport in generale ed il calcio in particolare. Oltre ad aver esercitato la professione di Docente di scuola media superiore, da giornalista ha collaborato con alcune importanti testate giornalistiche ricoprendo anche cariche dirigenziali.

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