A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la
Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Roberto Bordin, allenatore
“Lobotka è fenomenale, riesce a strappare quei 5-6
metri palla al piede, ha 4 occhi perché vede sempre l’avversario, riesce anche
ad andare in gol per cui è completo ed indispensabile. E’ molto bravo nel
recupero palla e poi ha questa capacità di trasformare azioni negative in
positive, è veramente bravo.
Nessuno pensava che Anguissa potesse avere queste
qualità, si può spingere anche in avanti mentre Zielinski lo conosciamo bene,
ha bisogno di continuità per fare quelle giocate che solo lui sa fare. Il Napoli
tutto ha qualità importanti, tali da permettergli di fare bene in Italia ed in
Europa.
Calciatori da segnalare? Crisiano da Silva è un
terzino sinistro devastante, vinceva le partite da solo e l’ho proposto anche
in serie A, ma poi ha deciso di tornare a casa, in Brasile. Ho segnalato anche
Vadim Rata, un centrocampista completo ed ha anche un buon tiro, adatto alla
nostra categoria. Ha carattere ed entusiasmo, come Simeone.
La gestione Osimhen non sarà semplice perché
certamente il calciatore sarà felice del rendimento del Napoli, ma vorrà essere
partecipe e pian piano rientrerà. Detto questo, Spalletti ed ogni allenatore
vorrebbero sempre avere problemi di qualità e non di carenza.
Oggi il Napoli ha qualcosa in più delle avversarie e
lo sta dimostrando. In primis, ha una rosa più completa e avendo più
competizioni, tutti i giocatori gireranno”.
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la
Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea Di Caro, vice direttore della
Gazzetta dello Sport
“Auguro al Napoli di no essere solo bello, ma anche
vincente. Questa squadra rinnovata ha trovato l’alchimia giusta, ma siamo
all’inizio del campionato e pure l’anno scorso il Napoli partì bene. Il Napoli
deve mantenere questo entusiasmo e questa spensieratezza che lo porta ad
affrontare avversari più blasonati senza timori e tensioni.
La storia dice che è stato azzardato far firmare quel
contratto che lega Allegri alla Juventus. Vero è che parlare dopo è semplice,
ma la sensazione è che nella Juve si è esaurito un ciclo iniziato con Antonio
Conte. Allegri ha gestito quella squadra perché si è trovato con tanti
giocatori nel meglio della propria carriera e il suo gioco non è mai stato
brillante, ma la forza di quel gruppo hanno permesso alla Juve di vincere per
quasi 10 anni. Ecco quel ciclo era finito e bisognava avere il coraggio di
resettare e ricominciare. La Juve intanto ha perso anche dei dirigenti e quando
accade questo serve più di una stagione per ripartire. Il tentativo di
ritornare subito vincenti mettendo delle pezze qua e la tentando di sopperire
non col progetto ma con giocatori forti, ma non più giovanissimi può non andare
bene.
Sul Milan sono più ottimista. Quel rigore con
espulsione, per me inesistente, ha penalizzato la squadra rossonera contro il
Chelsea che comunque ha provato a riaprirla. Il Milan ha una sua identità, è
una squadra che si riconosce e che riesce ad essere competitiva. Probabilmente
passerà il girone, ma non credo che andrà troppo avanti in Champions, a
differenza invece del Napoli che è imprevedibile.
In campionato, il dualismo Milan-Napoli può proseguire
per tutto il resto della stagione.
Raspadori è un ragazzo educato ed intelligente. Ha
scelto il Napoli: non è venuto per guadagnare di più, ma perché lo ha voluto ed
ha una marcia in più. Mi sembra anche un ragazzo umile, ha tutte le qualità per
fare bene e per piacere a Spalletti che ha un carattere particolare”.
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la
Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fabrizio Biasin, giornalista
“Stasera il Napoli può indirizzare il girone.
Importante sarà fare la fase difensiva messa in campo ad Amsterdam. L’Inter
invece deve fare una partita da squadra. Brozovic è l’imprescindibile
nerazzurro, ma è infortunato. Per fortuna c’è l’alternativa, ma è giovane e
deve crescere.
A Napoli non vedo neanche un muso lungo. Anche chi
gioca 20 minuti vuole dimostrare. Il primato è diverso rispetto a quello
dell’anno scorso, è più solido e poi i numeri sono micidiali. Questa però è una
stagione strana e quel buco di un mese e mezzo può cambiare tutti gli
equilibri, ma ad oggi nessuna avversaria sembra essere più forte del
Napoli.
Nella mia griglia di partenza, ad agosto, il 15
agosto, ragionavo su Milan, Inter, Juventus e Roma e poi mettevo il Napoli
perché c’erano tanti dubbi. Quando stravolgi la rosa e prendi calciatori non
troppo conosciuti il dubbio viene. Ma, il Napoli ha dimostrato di avere un
grande dirigente quale è Giuntoli e un ottimo allenatore.
Il livello del campionato non si è abbassato. Ad
esempio, credo che l’Udinese non durerà tutta la stagione, ma gioca un calcio
molto europeo e inverse squadre stanno andando su questa idea di calcio. I
giocatori sono tanti e l’idea che un georgiano non potesse essere in grado di
reggere è stata clamorosamente smentita dalla campagna acquisti del Napoli”.