Mancini su Donnarumma: ”Gigio è stato bravo, la tranquillità di ora al PSG gli sta giovando”
Roberto
Mancini, commissario
tecnico della Nazionale italiana, commenta dalla sala stampa della Puskas Arena
Ungheria-Italia, gara valida per la sesta giornata della Nations League e vinta
dalla squadra azzurra per 2-0. Queste le sue parole
“Sono
molto soddisfatto, era una gara difficile. Tutto perfetto fino agli ultimi 20
minuti, nella fase finale dobbiamo migliorare. -afferma Mancini – Abbiamo fatto troppo bene per
stare sullo 0-2, poi soffrire gli ultimi 20 minuti non ha senso. Dovevamo
continuare e provare a fare il terzo gol”.
Come mai il
calo nel finale? E cosa puoi dire di Donnarumma?
“Gigio è stato bravo, la tranquillità di ora al PSG gli sta giovando. -prosegue Mancini – Sono
felice perché volevo riuscire a fare due vittorie per qualificarci e credo si
siano fatte davvero due ottime partite. Possibile che la stanchezza nella parte
finale abbia inciso”.
Dopo
questo girone cresce un po’ la rabbia?
“Purtroppo sì, ce l’ho e posso solo soffrire in silenzio. Ormai…”
Hanno
applaudito l’inno italiano, cosa ne pensa? E come ha visto l’Ungheria?
“Il pubblico è stato straordinario, ha incitato l’Ungheria dall’inizio
alla fine e voglio ringraziarli per gli applausi. L’Ungheria ha fatto benissimo
in questa Nations League e all’Europeo, Marco Rossi sta facendo un grande
lavoro. -aggiunge Mancini – Non si batte a caso Inghilterra e Germania”.
A
novembre si ripartirà con gli esperimenti?
“Ci sono giocatori che oggi erano in panchina e magari giocheranno. Ma il
gruppo è questo, magari aggiungeremo qualcuno. -rivela Mancini – Alla nuova Italia stiamo
lavorando da un po’. Adesso la qualificazione alle final four non sembra nulla,
ma magari a giugno sembrerà più bella”.
Cosa
può dirci di Dimarco? E Jorginho?
“Jorginho ha fatto due ottime partite e per noi è molto importante, ci dà
equilibrio e geometrie. -sottolinea Mancini – Dimarco è stato bravissimo, ha attacco, difeso e ha un
piede davvero pulito”.
Manca
un rigore all’Ungheria?
“Non l’ho visto, non ho ancora visto nulla e non saprei rispondere”.
Questa
squadra adesso ha due sistemi di riferimento?
“Non ho un sistema di riferimento. Si può giocare con qualsiasi sistema,
basta allenarsi. – continua Mancini – In tanti sono abituati a questo modulo, cambia la difesa e
qualcosa in attacco visto che i due giocano molto più vicini. Oggi molto bene i
quinti che hanno spinto, è una buona possibilità avere due sistemi”.
Perché
ha perso la voce?
“Perché ho urlato negli ultimi 20 minuti…”
Ti
inizia a piacere vincere in modo un po’ più sporco?
“Quando si vince mi piace sempre. Nel primo tempo abbiamo disputato una
grande partita, col palleggio e con la profondità. -ritiene Mancini – Ricordando che in avanti
abbiamo due ragazzini, due bambini. Se tra due anni i due ragazzi mantengono le
loro qualità e le migliorano diventano devastanti… Ci sono certe partite in
cui bisogna anche lottare: oggi c’erano 70mila spettatori, a loro bastava il
pareggio e non era semplice”.
Conclude Mancini