A Radio Marte nel corso di Marte Sport Live è intervenuto
Gaetano Imparato, giornalista
“Petagna inizialmente si è mosso lentamente. Io penso che quest’anno non resterà al Napoli. Ho apprezzato il debutto di Gaetano e la voglia matta di Zerbin. Per quanto riguarda Koulibaly, “E pur si muove”, cioè alla fine si troverà una soluzione. Acerbi stuzzica come soluzione minimalista, invece l’asiatico turco dà qualche garanzia in più. Kvaratskhelia? Ama il dribbling. Non dobbiamo bruciarlo però, dobbiamo aspettare prima di promuoverlo. Pare che abbia già capito cosa vuole la gente da lui e cosa vuole lo stesso Spalletti. Mi dà l’idea del furbo scugnizzo di Napoli. Lozano, al contrario, l’ho visto un po’ indeciso, “cincischia”. Suppongo che quest’anno ci sarà un duello costante tra lui e il georgiano. Sulla mediana voglio fare una provocazione. L’assenza di Fabian Ruiz a cosa è dovuto? Si vuole ripercorrere la storia di Milik? De Laurentiis deve capire che Spalletti per lui stravede. Fabian è comunque una delle pedine che può essere sostituito. Si pensi ai problemi di pubalgia che lo hanno interessato la scorsa stagione. Si può sostituire ma comunque se ci pensa bene, può restare anche perché non ha tutti questi “afecionados” spagnoli. Su Kim? A mente fredda voglio ricordare che Koulibaly, tornato dalla Coppa d’Africa, ci ha fatto vedere delle marachelle. La scelta di Kim può essere quella giusta. Adagiarsi su Juan Jesus e Rrahmani potrebbe comunque essere una soluzione”.
“Kvaratskhelia è diventato il fulcro del Napoli. Naturalmente è ancora giovane, l’avversario era facile…ma la personalità con la quale cercava il dialogo con i compagni, in un rapporto reciproco, mi ha colpito. Ovviamente deve adattarsi al campionato italiano. Un po’ tutti ci aspettavamo tante cose, era da tanto tempo che un giocatore del Napoli non era atteso così tanto dai tifosi. Se l’impressione di oggi è quella giusta, ben venga. A me per certi versi ha ricordato un po’ Federico Chiesa: dribbling veloce, una buona visione del gioco, un buon tiro sono solo alcune delle qualità mostrate. Petagna Mi era sembrato uno dei più in forma ma non oggi, almeno non dal punto di vista della precisione. Pesano probabilmente anche le voci di mercato. Avrebbe intenzione di cambiare squadra e penso che ciò influisca sulle prestazioni. Osimhen? Bel gesto quello di concedere il rigore ad Ambrosino (poi sbagliato). Ambrosino, conoscendolo, so che ci teneva a segnare. Si è liberato anche di questo peso, dunque, devo dire che oggi ci sono state, in fin dei conti, tutte notizie positive”.
A Radio Marte nel corso di Marte Sport Live è intervenuto il direttore Enrico Fedele
“E’ una partita che serve poco ma ha messo in evidenza alcune cose. Kvaratskhelia è sicuramente uno degli argomenti ma non c’è solo questo. E’ un ragazzo con doti importanti che deve dimostrare. Ne abbiamo viste tante, potenzialmente può fare molto per il Napoli.
Sulla capacità di dribbling? “Necessario un paragone con Zerbin, che ci ha messo due anni per affermarsi. Se oggi si fosse chiamato come il georgiano, avremmo detto le stesse cose che oggi diciamo di lui. Bisogna vedere se questi due ragazzi mostrino le stesse cose con squadre più grandi.
Se mi ha entusiasmato Kvaratskhelia? A me piace come patrimonio tecnico, questo non si discute. Ma è una cosa diversa il mettere in mostra tale patrimonio tecnico. Meret finalmente ha mostrato di avere la voce.
Perché il capitano è stato Di Lorenzo e non Zielinski? E’ uno schiaffo a Zielinski perché quando non ha giocato Insigne e non ha giocato Koulibaly ha fatto il capitano il polacco. Spalletti faccia queste prediche nella sua parrocchia”.
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