A Radio Crc varie considerazioni sul mercato del Napoli
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Rino Foschi:
“Dybala? Il Napoli ha pensato che cambiando il tipo di modulo non potesse essere importante come alla Roma. Per me il mister ha un altro modulo in testa. Preoccupazioni nell’ambiente Napoli? È un discorso un po’ particolare. Partiamo da due anni a questa parte, questa SuperLega, i parametri zero, etc. Io ho fatto delle cose interessanti al Palermo, con le riconferme non facevo mercato praticamente mai. I presidenti cercano di tenere in piedi una società senza fallire e con un progetto diverso. Non è una delusione, il Napoli ha fatto bene con le operazioni che doveva fare. Chi è più bravo cerca di costruire un progetto importante per il futuro. Quello che è più importante sono gli ammortamenti ed i bilanci. Kim è un colpo importante perché sta bene nei progetti e nel modulo. Due anni fa l’Inter ha vinto il campionato con presidenti stranieri, ma erano 4 mesi che non pagava gli stipendi. Poi hanno cambiato le regole. Ammortizzare un giocatore che costa 6 milioni all’anno è difficile. Oggi come oggi in Italia siamo in difficoltà. Il Napoli l’anno scorso ha fatto il massimo che poteva. Non dimentichiamoci che i presidenti stranieri non hanno la passione dei presidenti italiani. Vorrei vedere che fine faremo quando questi grossi investitori avranno fatto già stadi e tutto. Io in questo momento qui ammiro molto chi fa il calcio all’italiana come lo fa il Napoli. L’anno scorso ha lottato per vincere il campionato, poi ha sbagliato un paio di partite. Non c’è più l’amore per la maglia da parte dei giocatori”.
“Nel calcio se hai i soldi ti puoi permettere di fare quello che vuoi, ma attenendoti alle regole. Non possiamo pensare che il mondo possiamo disegnarlo come vogliamo. Il discorso sarebbe ampio, però è indiscutibilmente vero che esiste una lettura di questo Napoli. C’è una lettura progettuale e poi c’è una lettura romantico-sentimentale. Non si possono ignorare sentimento e passione con quell’aria e con certe frasi. Non ho la pretesa di cambiare De Laurentiis, ma fa il presidente e deve avere un dialogo, un contatto con i tifosi. È sempre difficile per i presidenti avere questi rapporti. Però poi non si va mai oltre. Quel punto di contatto De Laurentiis non l’ha mai cercato, non capisco per quale motivo debbano essere sempre avvelenati i pozzi dell’acqua. Non serve a nessuno. Il Napoli l’anno scorso ha fatto divertire, non c’è bisogno di una cappa sulla città”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Maurizio Pistocchi:
“Dybala? Evidentemente le scelte che ha fatto Dybala sono arrivate anche grazie alle sollecitazioni ricevute da Totti e Mourinho. Non credo siano state fatte le stesse cose dalla parte del Napoli. Le necessità della società erano quelle di fare cessioni importanti e abbassare il monte ingaggi. Sei riuscito a farlo. Sono curioso se Spalletti opterà per un ritorno al 4-3-3 o con l’arrivo di Deulofeu ci sarà un cambio. Io direi che bisogna aspettare e avere un po’ di pazienza. Come si fa a fare una griglia del campionato quando siamo al 19 di luglio. Sento dire che alcuni sono insostituibili, ma nessuno lo è. È veramente incomprensibile dal mio punto di vista la comunicazione di De Laurentiis. I tifosi sono naturalmente ipercritici. Da qui alla totale mancanza di comunicazione ce ne siamo, ne passa parecchia. Bisognerebbe parlare alla gente molto chiaramente, in maniera molto tranquilla e dando fiducia. Il Napoli da quando l’ha preso De Laurentiis è sempre stato competitivo. Per fare il salto di qualità servono fortuna e anche talento. Questa strategia di comunicazione il Napoli non la attua, sembra voler dire che così è e basta una cosa. Il Napoli, come Milan, Inter e Juventus, è dei tifosi più che delle società. Perché se i tifosi smettono di andare allo stadio e comprare le magliette, si ferma la giostra. Il 4-3-3 con Osimhen ha un limite: il giocatore sa andare solo in profondità e non giocare spalle alla porta. Nel 4-2-3-1 con Deulofeu sarebbe perfetto. Credo che Spalletti stia facendo pretattica in attesa di Deulofeu. Lui gioca così da oltre dieci anni, non penso cambi. Fossi il direttore sportivo del Napoli farei un contratto a Mertens e prenderei Deulofeu. Bisogna vedere cosa vuole fare Spalletti, ma secondo me questa è la strada”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Nicolò Schira, giornalista:
“Petagna? Il Monza sta facendo tutta la squadra da capo. Petagna è molto vicino, la trattativa va avanti da tempo. Il Monza lo deve prendere nei prossimi giorni. Il Napoli si è gia cautelato a sua volta bloccando Giovanni Simeone. Il Monza ha preso tutti giocatori in prestito con obbligo legato alla salvezza. Il Napoli, però, vorrebbe legare l’obbligo alla prima vittoria da febbraio. Il Napoli non ha nascosto di aver messo nel mirino Simeone. Neto? È stato proposto al Napoli che cerca un altro portiere. È chiaro che il nome che stuzzica di più è Kepa che ha dei costi inavvicinabili a livello di stipendio a meno che il Chelsea non contribuisca. Il Napoli sulla scelta del portiere vuole ragionare con calma. Kim? È la prima scelta per la difesa e quando senti i diretti interessati fare delle dichiarazioni e degli apprezzamenti, è un segnale importante. Il Rennes non chiude, quindi il Napoli può approfittarne. In questo momento il Napoli è in maniera importante su di lui perché è la prima scelta. Deulofeu? Il giocatore già un mesetto fa aveva trovato un accordo di massima col Napoli, ma non si trova una quadra definitiva con l’Udinese. Giuntoli un po’ frena, il Napoli non vorrebbe andare oltre i 15 milioni, non c’è una differenza clamorosa tra domanda e offerta, ma c’è. Deulofeu sta aspettando il Napoli”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Simone Antolini, giornalista
“I tifosi sono un po’ preoccupati. Non riusciamo a capire come mai il Napoli abbia fatto un’offerta di 13 milioni per Simeone tempo fa e ora Caprari potrebbe andare al Monza per 6 milioni? Il Verona rischia di snaturarsi dentro ad un progetto definito di sostenibilità. Cioffi è arrivato con un tipo di Verona e rischia di trovarlo fortemente depotenziato. Barak? Abbiamo ottenuto delle notizie interessanti dei contatti che ci sono. Simeone e Barak in un’unica operazione? Da quello che abbiamo capito mettendoli insieme uscirebbe una cifra importante. Nelle strategie ti crei un filo conduttore. È una cosa un po’ strana quella che Caprari probabilmente vada al Monza per soli 6 milioni quando la prima offerta era di 10”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Massimo Rastelli:
“Il 4-3-3 per Osimhen potrebbe essere un sistema di gioco che potrebbe esaltarlo comunque. Gli altri, soprattutto Gaetano, dovrebbe trovare una collocazione più esterna perché a Cremona lo utilizzavo da mezz’ala. Gli altri si contenderanno le altre posizioni. Penso che Osimhen nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3 cambi poco. Credo che al di là di quelle che sono le situazioni di mercato, nella testa di Spalletti c’è un’idea di quello che vuole essere il Napoli questa stagione. Deulofeu è sicuramente un giocatore di grandissima qualità, ma è poco ordinato. Può giocare sia da prima punta che da seconda punta. Da esterno rende meno perché non gli piace avere una posizione definita. Gli piace spaziare sul fronte d’attacco. Da esterno lo perdi un po’ nella fase di non possesso perché non lo vedo propenso a fare tutta la fascia. Probabilmente per questo il Napoli non sta andando forte su di lui. Gaetano è cresciuto tantissimo soprattutto in questa stagione dove ha giocato con grande continuità ricoprendo tanti ruoli. Per me è un calciatore che il Napoli può tenere anche facendolo crescere con calma senza pressioni”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea D’Amico, agente:
“Ho portato al Toronto due campioni d’Europa oltre a Criscito. Quanto il Napoli ha provato a prendere Bernardeschi? Non lo so di preciso perché io ho curato l’operazione per portarlo a Toronto per conto della società. Sapevo che era una cosa che non poteva avere grossa competizione. Non mi sono mai preoccupato delle offerte delle italiane. L’offerta non avrebbe mai potuto essere pareggiata dalle italiane. Non c’erano perplessità sulla scelta, è stato un contratto dove si dovevano mettere a posto tanti punti. Lui era già venuto quasi due mesi fa a vedere tutto. Io penso che la sua scelta l’abbia fatta due mesi fa quando è venuto qui. Non sono mai stato preoccupato che non si chiudesse l’affare qui a Toronto.
Insigne? Speriamo di vederli tutti e tre in campo i nuovi acquisti. Sarebbe bello vederli debuttare insieme. Lorenzo ha avuto un piccolo problema al polpaccio che lo ha tenuto fuori fino ad ora. Che Napoli immagino? Immagino un cambio generazionale, ma so che Giuntoli è bravo. Alcuni sono andati via perché era terminato il contratto, poi la partenza di Koulibaly ha avuto un rilievo economico per il Napoli. Già si era mosso in anticipo con Kvaratskhelia il Napoli, sapeva che avendo perso Insigne doveva trovare un sostituto giovane. Se proverei a prendere Bremer? Questo è un momento molto particolare. È chiaro che quando nascono competizioni tra club importanti, i prezzi lievitano. Sicuramente il Napoli sapeva della possibile scelta di Koulibaly e non mi sorprenderei se avesse già qualcosa in canna. Giuntoli ha dimostrato che si muove sempre sotto traccia durante il campionato e conclude gli obiettivi quando la gente non se lo aspetta”.
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