A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Gaetano Fedele, agente

“Credo che ci dovremo abituare ad un tipo di mercato diverso. Non so se questo sia dovuto ad un post covid o alla paura delle aziende di investire essendo aumentato tutto. Credo che nel mondo del calcio ci si aspettava da un po’ una nuova fase. Credo che il Napoli sia ad un punto di svolta. Noi tifosi dobbiamo essere consapevoli di doverci abituare ad un Napoli diverso. Mertens? Penso che sembrano due innamorati la società ed il giocatore. Si fanno le ripicche.


Da una parte io sono convinto che se si arriva al 30 giugno, non credo che non ci sia un’offerta di un altro club per il belga. Non sono d’accordo con la società quando si parla di denaro, è brutto dirlo, ma anche il presidente lo fa per denaro, non per passione. Non mi piace assolutamente questo. Mertens per me è il primo che avrei confermato, se ha aspettato fino ad oggi, significa che ci spera. Koulibaly? La realtà è che il potere economico del Napoli su di lui è equiparato allo zero. Venderlo a 10/15 milioni sarebbe svenderlo.


Se tu chiedi alla persona che fa mercato se lo tiene un altro anno fino alla scadenza, mentre il presidente potrebbe pensarla diversamente. Difficilmente il Napoli prenderà giocatori a scadenza contrattuale perché gli devi riconoscere ingaggi maggiori. Quando Koulibaly non è venuto qui non era quello di oggi, ero il primo ad essere scettico. È stato bravo ad apprendere con una velocità allucinante gli insegnamenti di Sarri, ma è stato condotto per mano da Albiol.


Oggi mi chiedo chi dovrebbe fare l’Albiol della situazione con un nuovo Koulibaly? Oggi mancano i giocatori che spiegano come devono comportarsi ai nuovi che arrivano. Scamacca? È un buon giocatore, ma bisogna vedere quanto costa. Ha un prezzo fuori mercato in quanto le pressioni, l’atmosfera e il peso della maglia del Sassuolo non è quello di quella del Napoli. Anche Petagna nel suo piccolo ha fatto la differenza in altre squadre. Si deve andare cauti”.


A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Giancarlo Dotto

“Spalletti non ha mai fatto mistero che considera Koulibaly il perno del suo Napoli e lo ammira immensamente. Lui dice di voler ripartire soprattutto da Koulibaly. È un leader di campo e di spogliatoio, a differenza di Totti a Roma che non era leader di spogliatoio. Fabian Ruiz è considerato fondamentale. Nella testa di Spalletti ci sono 5/6 giocatori che sono considerati fondamentali per giocare la Champions League.


Sarei abbastanza sorpreso se fosse vero che Spalletti non vuole Deulofeu, dato che è praticamente fatta. Prendere un giocatore che non corrisponde ai suoi canoni tattici sarebbe un eccesso di aziendalismo. Secondo me non arriverà Deulofeu. Forse qualcuno ricorderà che ai tempi di Roma io presi le difese di Spalletti e non fu una buona cosa per me. Un anno fa scrissi che vi sareste divertiti con Spalletti, sicuramente posso dire che è un allenatore che ci mette ancora una passione incredibile in quello che fa. Io lo chiamo il samurai”.


A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Dario Del Porto, giornalista 

“De Laurentiis sotto indagine? Già si era posta la giustizia sportiva sulla questione. L’indagine della Procura di Napoli riguarda
anche la vendita dei tre calciatori del Napoli sovrapprezzandoli al Lille. Siamo solo all’inizio. C’è un’indagine in corso anche in Francia. La giustizia sportiva ha ritenuto che la valutazione di un calciatore non sia giudicabile secondo caratteri oggettivi, questa valutazione passa alla giustizia ordinaria.


Anche Zaniolo fu ceduto dall’Inter come contropartita, poi è diventato uno dei prospetti più interessanti. Al momento non è il caso dei tre giocatori in questione. Noi dobbiamo stare ai fatti, perché ogni ufficio giudiziario fa le proprie verifiche. È doveroso fare accertamenti da parte della Procura di Napoli. Sanno fare il proprio lavoro, dobbiamo solo aspettare”.

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Gianluca Lena, giornalista

“Affare Deulofeu? La bottega di Udine è cara. Tanti sono stati gli affari fatti negli anni dalle due società. La volontà del giocatore di provare a fare un salto di qualità ci sia, ma bisognerà venirsi in contro in certe situazioni. Credo che una soluzione possa trovarsi a lungo andare.


Beto? Credo di essere più pessimista leggendo la vostra parte. È al primo anno ad Udine e l’Udinese difficilmente vende i propri talenti migliori dopo il primo anno. Più Deulofeu che Beto come oggetto di trattativa tra le due squadre. Credo che sia molto più probabile l’opzione del ragazzo catalano. Zerbin nell’affare? Sicuramente i calciatori di talento che hanno avuto stagioni importanti in categorie inferiore, sono tenuti in oggetto. Arriva dall’esordio in Nazionale. Credo che la parte prioritaria sulla quale mettersi d’accordo sia quella economica. Se questo aspetto viene soddisfatto si può ragionare su qualche contropartita”.

 

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