A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto
Enzo Bucchioni, giornalista
“La richiesta di Mertens? Probabilmente De Laurentiis già
sapeva che attorno al calciatore si stava muovendo qualcosa. Non so se dietro
ci sia la Lazio e non so neppure se il club si può permettere un Mertens a 4
milioni l’anno. Noi pensiamo sempre che un giocatore che ha fatto la
storia di una squadra si possa accontentare anche di meno, ma il calcio non è
più quello di una volta. Nel mio mondo ideale mi piace pensare che Mertens
possa accontentarsi di una cifra inferiore e che la società faccia un piccolo
sforzo per trattenerlo, ma poi la realtà è un’altra. I giocatori mettono
all’asta la propria prestazione e chi paga di più viene accontentato. Mertens
ha acquisito una grande napoletanità e mi piacerebbe pensare che arrivi questo
punto di incontro. Secondo me chi trarrà più vantaggio dall’affare lo fare,
regna sempre la vile moneta.
Quando si ha un atteggiamento come quello di Iervolino bisogna sapere cosa
perdi, basta guardare il Milan che ha perso: Kessie; Donnarumma e Çalhanoğlu. È
difficile cambiare questo sistema operativo degli agenti, ci provano gli
imprenditori americani ma non sembra che ci siano gli spiragli”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è
intervenuto Beppe Accardi, agente
“L’episodio tra Sabatini e Iervolino è difficile da
capire, bisogna esserci dentro. Sicuramente i presidenti cercano di fare gli
imprenditori: avere i giocatori migliori a meno soldi. Il dramma nasce da chi
da i soldi a questi agenti, poiché i presidenti pur di avere i giocatori sono
disposti a spendere qualsiasi cifra. Si sta cercando di trovare un equilibrio.
Gli ultimi giocatori legati alla maglia sono stati Totti e Maldini, tutti
quelli prima non sono bandiere ma ad un certo punto del calcio molti giocatori
non potevano più lasciare il club. È difficile trovare offerte, come quella
ricevuta da Insigne, da club europei. Mertens sicuramente avrà qualche offerta.
A Koulibaly non rinuncerei mai, tra i giocatori in
scadenza farei l’offerta maggiore per lui. Non è solo quello che lui fa in
campo, è quello che riesce a dare agli altri. Tenere un giocatore come lui
riesce a dare una continuità a un ragionamento di attaccamento alla maglia, io
so che lui è molto legato alla città di Napoli.
Fabian è un giocatore importante, però nel calcio le situazioni sono
particolari. Ogni giocatore ha un carattere e delle prerogative diverse. Conta
molto il rapporto con l’allenatore e l’ambiente. Se tu oggi vedi giocare il
Palermo vedi una squadra diversa rispetto a tre mesi fa, l’ambiente che ti
circonda è fondamentale.
Questi giocatori sono importanti in un gruppo come il Napoli, ma il vil denaro
comanda”.
Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto
Antonio Corbo, giornalista
“Ogni mestiere deve essere regolato da buonsenso e
rispetto della legalità. Nel caso Iervolino, abbiamo capito che Coulibaly aveva
la possibilità di cambiare squadra dopo la promozione in serie A, ma poteva
anche restare nella Salernitana. Il giocatore decide di rimanere, voleva
più di 1 milioni per il procuratore e Iervolino non ha accettato che l’agente
andasse a guadagnare più del giocatore. E’ ricominciata una crociata
contro gli agenti, la commissione non deve superare il 10% e invece ci sono
contratti che prevedono commissioni esorbitanti. Ricordo che Manolas è stato
comprato dal Napoli a Montecarlo, ma giocava nella Roma e Napoli e Roma distano
1 ora e 6 minuti di treno. Perchè è stato preso a Montecarlo? Spiegatemelo.
Mertens? L’amore per la città è una provocazione, De
Laurentiis fa il suo mestiere cercando di risparmiare e Mertens fa il suo
mestiere cercando di guadagnare il più possibile. Una volta in più devo
stringere la mano ad Insigne che voleva guadagnare di più e si è convinto che
poteva farlo in Canada. A questo punto prego Mertens di essere meno eclatante
nelle sue manifestazioni di affetto ed essere più diretto nelle esternazioni.
Non c’entra nulla l’amore per la città, quando si rinnovo un contratto il
calciatore deve fare una sorta di addizione e capire quanto sta bene in quella
città, in quella la società e soprattutto quali sono le offerte di altri club.
Se Mertens ha avuto altre offerte deve capire dove guadagna di più e dove si
trova meglio”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è
intervenuto Pietro Lo Monaco, dirigente
“L’offerta di Mertens va in contrapposizione con le sue
dichiarazioni, ovvero quelle dove ha dimostrato il grande amore per questa
città. Ha una certa età, non so se esistono tante squadre disposte a dare 4,5
milioni a Mertens. Mertens bisogna riconfermarlo non per l’amore verso Napoli,
ma perché può dare ancora tanto a questa squadra. I discorsi economici vanno
fatti fino a un certo punto, va trovata una soluzione che accontenti sia il
presidente che il giocatore.
De Laurentiis deve essere più cauto nelle dichiarazioni,
non fa niente per accattivarsi le simpatie dei napoletani. È sempre stato sopra
le righe, ma stupisce il fatto che abbia questa punta di polemica accesa nei
confronti dei napoletani che sono uno dei popoli più belli che si possa
immaginare, con tutto il suo modo di essere. Il fatto che De Laurentiis sia
così pungente lascia perplessi.
Per sostituire Fabian ci sono tantissimi giocatori,
fermarsi su determinati giocatori è inutile ma io vi faccio un nome: De la Cruz
del River Plate classe ‘97.
Quando ho deciso di andare con qualche presidente sopra
le righe si facevano le scommesse su quanto sarei durato. Al Genoa strappai un
contratto triennale dopo 40 giorni.
Ci sta pure che il Napoli abbia delle esigenze di
abbattere il monte ingaggi, ma bisogna essere chiari: tu così te lo scordi di
vincere. Con i soldi che porti a casa devi investire in modo giusto, con
giocatori che nel tempo possono fare grandi cose”.
A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto
Gianfranco Lucariello, giornalista
“Il presidente De Laurentiis non è molto simpatico ai
napoletani, all’inizio era tutt’altra cosa poi ha scoperto una vena
antipartenopea. Lui cerca di addomesticare questa tendenza che ha nei confronti
di Napoli nel momento in cui i risultati non arrivano e allora decanta la
storia di questa città. Tante volte è dispregiativo per quelli che sono i
valori della città.
Dalle sensazioni che abbiamo è possibile che tutti i
giocatori in scadenza vadano via, non possiamo ignorare che c’è una vera e
propria rivoluzione. Di fronte a delle richieste dei giocatori, che vanno
contro questa politica, si pensa che arriveranno nuovi giocatori. L’ossatura
della squadra devi mantenerla se vuoi vincere. Quando dicemmo al presidente che
i napoletani vogliono vincere lui rispose ‘vincere è da cafoni’, questo la dice
lunga sul personaggio”.