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Napoli, De Laurentiis: ''Mai pensato di cambiare Spalletti. Su Mertens, Insigne, Koulibaly e Traorè...''

De Laurentiis: "Inaccettabile che gli altri siano più brillanti di noi, mai pensato di cambiare Spalletti, Dries Mertens? Perchè dovrebbe andar via?! Su Insigne, Koulibaly, Traorè..."

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, direttamente da Castel Volturno ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: 

"Sono voluto venire dopo otto mesi non di assenza ma di silenzio, con Spalletti mi sentivo quasi quotidianamente. -afferrma De Laurentiis -Ma un conto è sentirsi un altro è sentirsi tutti quanti insieme. Ieri allora sono arrivato e ho voluto fare un'ora di conversazione con tutto lo staff, con Spalletti e con tutto il reparto medico. 


Ho detto che così non si va da nessuna parte. Dopo il ritiro siamo arrivati come la Ferrrari più veloce del mondo, 10 vittorie e un pareggio, ma non è pensabile avere adesso tutte questa sconfitte al Maradona. -prosegue De Laurentiis -  Uno scherzando può pensare che San Paolo sia sia inquietato e anche Maradona dall'altra parte abbia detto: 'Avete anche scomodato il mio nome'. Allora io scherzando ho detto ai ragazzi: 'Vi devo far sostituire da San Gennaro? L'altro giorno sono diventato tutto rosso, tanto che mia moglie si è preoccupata, con un'inquietudine che montava. 


Da qui l'idea del ritiro, che però appartiene ad un mondo calcistico arcaico, meglio incontrarsi e magari difronte ad un buon piatto ed au bicchiere di buo vino ci possiamo chiarire. 'Cosa c’è che non va?' E l’abbiamo fatto ieri. -aggiunge De Laurentiis - C’erano 4 tavoli di calciatori, ad ogni tavolo mi sono seduto, ci siamo scambiati idee, verifiche, e poi siamo andati a letto. Domani faremo lo stesso. 


Ho voluto fare un discorso distensivo al corpo allenante e la corpo medico, c’è bisogno che in questi giorni corriamo, tutti insieme, ci alleniamo, io vedo che quasi quasi le squadre che affrontiamo sembrano più preparate e brillanti di noi e questo non si può accettare. -spiega De Laurentiis -  Il Milan spende credo 96 milioni di stipendi di noi, noi ne spendiamo 136. Da questa chiacchierata cordiale, molto rispettosa, è venuta fuori una mano tesa da entrambe le parti. Ci restano ancora quattro partite da giocare e ci servono quattro punti. 


All'inizio della stagione nessuno ha parlato di Scudetto, Europa League o Coppa Italia. Il nostro obiettivo è tornare in Champions League perché tra Covid e acquisti pre e durante la pandemia siamo fuori di 220 milioni. 


Spalletti? Ha un biennale con opzione da parte nostra per un terzo anno, non ho mai pensato a una sostituzione. 


Mertens? Uno che viene da fuori come Dries e vive a Palazzo Don Anna e vede da un lato Capri e dall'altro il Vesuvio perché dovrebbe andare via? Ha chiamato suo figlio Ciro, adesso deve dimostrare se vuole rimanere. - ritiene De Laurentiis - Gli ho detto 'Ciro, che dobbiamo fare: vuoi restare? La palla in mano ce l'hai te, dipende da te'. E lui mi ha risposto col sorriso che da grande attore: 'presidè, ce verimm'. 


Addio di Insigne? Mi dispiace che vada via, ci siamo sorrisi e  gli ho stretto le spalle con fare parterno. E' un calciatore che resterà per sempre nella storia del Napoli. Sui rinnovi e il futuro? E' un mometno difficile, di grande recessione, non sappiamo la guerra dove ci porerà e l'economia cosa ci permetterà di fare. -spiega De Laurentiis -  Sono molto preoccupato da queste partite volute da FIFA e UEFA, non si rendono conto che i tifosi sono molto legati ai campionati nazionali


Napoli su Traoré e Raspadori? Il Sassuolo è bottega cara, il Napoli deve ricominciare a trovare gioielli come abbiamo trovato grazie alla professionalità di Benitez, che non finirò mai di ringranziare. Sarà Koulibaly il capitano? Kalidou è Kalidou. Noi lo chiamiamo Kuli. Kvalatskhelia? In qualche modo lo chiameremo, magari Zizì".

Conclude De Laurentiis.

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