Addio sogno scudetto per il Napoli di Spalletti, che d’ora in avanti dovrà soltanto pensare a difendere la meritata zona Champions. Contro la Roma di José Mourinho, il Napoli ha buttato via, ancora una volta al Maradona,  le sue ambizioni scudetto. Un pareggio che serve poco o niente anche alla Roma che non riesce ad avvicinare il quarto posto utile per la qualificazione Champions. Nel primo tempo è il Napoli a fare la partita, mentre nella ripresa è la Roma a comandare la gara.

Partita combattuta per 98 minuti tra gli uomini di Spalletti e quelli dello Special one José Mourinho. Nel primo tempo se la cava meglio il Napoli che in avvio rinuncia a Zielinski e Mertens, con i due esterni, Lozano e Insigne pronti a tagliare verso il centro. E questi movimenti mettono in difficoltà la Roma. Soprattutto Ibanez va in grande difficoltà sulle puntate di Lozano. Il Napoli limita così la Roma tenendola bassa. Partita che  non offre grandissime occasioni e neppure grandi emozioni.

Dopo sette minuti, Ibanez incrocia la caviglia di Lozano in area di rigore, ma a Di Bello e al Var servono quasi tre minuti per decidere che si tratta di calcio di rigore. Sul dischetto va Insigne che fa gol con un destro forte e preciso. Il vantaggio regala maggiore tranquillità al Napoli che migliora la qualità del palleggio con geometrie più precise di quelle della Roma. Per i due portieri non ci sono grandi preoccupazioni. Nel primo tempo, di tiri nello specchio della porta se ne contano soltanto un paio: un colpo di testa di Osimhen che al 39’ tocca la traversa, ma quella della porta di Meret dopo un calcio di punizione di Pellegrini e un destro di Zalewski al 46’ parato a terra da Meret.

Nel Secondo tempo le cose cambiano: la Roma, con Mikhitaryan al posto di Cristante, cresce, e cerca di imporre il proprio gioco.  Al 56’ Lobotka è costretto a lasciare il posto a Zielinski. Al 68’ fuori Lozano e Fabian, dentro Demme ed Elmas. Il Napoli, però, senza Lobotka e Fabian s’indebolisce e ripiega, mentre la Roma, anche grazie a Mkhitaryan che dà forza e qualità al centrocampo, si fa più intraprendente.

E allora Spalletti. cambia ancora: al minuto 83’ fuori Insigne e Osimhen e dentro Mertens e Juan Jesus per una difesa a tre e un cambio di modulo che però non da frutti. Dopo un tentativo di Zaniolo, al 76’, parato da Meret, che sullo slancio travolge l’avversario, al primo minuto di recupero la Roma trova il pareggio: Pellegrini da destra, velo di Mikhitaryan, tocco lieve di Abraham ed El Shaarawy, lasciato  solo in area, non ha difficoltà a battere Meret. Tutto sommato giusto così, ma il pari serve a poco sia al Napoli che alla Roma.

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