Grassani: "Plusvalenze? Indagine dovuta. Napoli, operazione Osimhen non fittizia''
Grassani: "Plusvalenze? Indagine dovuta, al massimo ci sarà un'ammenda. Operazione Osimhen non fittizia, il Napoli si è iscritto regolarmente al campionato"
A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete", è intervenuto l'avvocato Mattia Grassani, legale di fiducia della SSC Napoli. Queste le sue parole:"Ricorso Osimhen? Quando c'è una giornata di squalifica il ricorso non si può proporre, salvo scambi di persona o clamorosi errori procedurali. -afferma Grassani -Non è questo il caso che ci comporta. Leggendo il comunicato del Giudice Sportivo non posso che aderire alla sua posizione, salvo cataclismi o cambiamenti improvvisi.
Questione plusvalenze? I fatti sono
seppur a bassa intensità, abbastanza risalenti. Dal 21 febbraio la Procura
Federale ha comunicato a 11 club una conclusione di indagini nelle quali sono
contenute numerose operazioni più o meno incrociate tra club calcistici, c'è
anche l'operazione di acquisizione delle prestazioni sportive di Osimhen con
parziale contropartita tecnica di 4 calciatori del Napoli, cioè Karnezis,
Palmieri, Liguori e Manzi. -procede Grassani -Indagine dal nostro punto di vista dovuta, tutto
nasce da un'indagine per la Juventus, con la magistratura ordinaria che
tutt'ora sta indagando. L'operazione Osimhen non può rappresentare
un'operazione fittizia o una plusvalenza fittizia, ci sono già state audizioni.
Saremo pronti a difenderci nel caso il
club venga deferito ma vogliamo tranquillizzare, il caso al Napoli può portare
al massimo al rischio di un'ammenda. Benefici sul bilancio non ce ne sono
stati, il Napoli si è iscritto regolarmente al campionato. Secondo noi il
Napoli ha speso bene, secondo la Procura il valore di Osimhen era eccessivo. aggiunge Grassani -Karnezis e gli altri sono calciatori veri, questa è la nostra forza e
tranquillità. Qualora si dovesse ritenere che i valori non sono conformi al
mercato - e poi ci dovrebbero dire com'è il mercato - le conseguenze sarebbero
di ammende, anche contenute, perché di benefici sul bilancio non ce ne sono
stati.
Nel mercato come quello degli atleti non
ci può essere una stima del valore: il rendimento, l'attitudine al ruolo, il
collocamento nello schema rispondono a parametri totalmente arbitrari e legati
al momento. Il filo conduttore di questa indagine è sempre quello: se ci sono
giocatori veri e non sono giocatori a specchio, non vediamo che tipo di
irregolarità possa avere commesso il Napoli, sotto ogni profilo. Anche come
rappresentazione dei valori di bilancio. -precisa Grassani -Se Osimhen lo valuto 70 milioni e lo
pago 50+20 di contropartite ore vale 100, 110 milioni, spiegatemi voi dove sta
la plusvalenza fittizia. Sono logiche del momento, legate anche alla creatività
e alle scommesse di un presidente.
Peraltro quella di Osimhen è
un'operazione isolata. Il Napoli ha tirato fuori dei soldi, al massimo si può
dire che abbia pagato di più un giocatore che valeva di meno. Sentenza Bosman?
Una svolta senza ritorno, ha determinato la libera circolazione dei lavoratori
e fatto arrivare le società sportive a diventare SPA. Purtroppo il calcio ha
mostrato un'incapacità cronica a saper generare costi virtuosi. Se incasso 100
milioni e ne spendo 130 il sistema non può autoalimentarsi. -riferisce Grassani - Progetti di riforma
ce ne sono. Qualcosa si sta muovendo. Per me bisogna superare l'istituto del
lavoratore subordinato calcistico. I calciatori non possono essere dipendenti
come un operaio. Sono attori, artisti, protagonisti, liberi professionisti di
uno spettacolo. Non possono diventare dipendenti comuni. Questa cosa è superata
da anni ma non viene recepita.
Anche le società sono superate per
concetto. Abbiamo società quotate in Borsa e altre invece
monodimensionali". Conclude Grassani.
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